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Journal of Substance Abuse Treatment: in sperimentazione nuovi trattamenti per l'HIV

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Giovani e HIV, gli USA studiano i migliori trattamenti

I giovani che vivono con l’infezione da HIV riportano elevati tassi di uso di sostanze stupefacenti e problemi associati. Infatti, uno studio recente effettuato su un campione di giovani (16-24 anni) ha dimostrato che ¾ di questi faceva uso di alcol e più della metà ha ammesso di aver fatto uso di marijuana nell’ultimo mese. Un secondo studio, condotto su 352 giovani (età media= 20,36 anni) ha dimostrato invece che il 60% dei giovani aveva avuto un livello di consumo di sostanze problematico negli ultimi 3 mesi. Anche se i problemi connessi all’uso di sostanze sono ormai ben documentati, i giovani affetti da HIV vanno incontro quotidianamente ad altri rischi, alcuni associati ai rapporti sessuali non protetti, altri correlati alla non aderenza ai trattamenti con farmaci antiretrovirali.

Tali situazioni, a loro volta, aumentano il rischio di esposizione a nuovi ceppi di HIV, alla riduzione dell’efficacia del trattamento e all’aumento di rischio di trasmissione del virus.

Questo studio pilota, condotto da un gruppo di ricercatori americano, ha come scopo primario quello di testare interventi terapeutici integrati cognitivo-comportamentali e di gestione delle contingenze (CBT/CM), specificatamente definiti per  giovani affetti da HIV con disturbi da alcol e/o da cannabis. Per lo studio sono stati presi in esame 17 partecipanti tra i 18 e i 24 anni provenienti da tre cliniche specializzate nel trattamento dell’HIV. Le valutazioni sono state completate in pre e post-trattamento e a 3 mesi di follow-up.
Dai risultati è emerso che l’intervento CBT/CM è da considerarsi accettabile e fattibile. Inoltre i partecipanti hanno riferito una significativa riduzione del consumo di alcol, dei sintomi da astinenza, dei sintomi da dipendenza e dei problemi correlati, così come sintomi depressivi concomitanti e comportamenti delinquenziali.
Nel complesso, secondo i ricercatori, questi risultati preliminari suggeriscono che tali interventi possono portare ad un evidente miglioramento sintomatico nei giovani affetti da HIV.

http://www.droganews.it/news/1996/Giovani_e_HIV%2C_gli_USA_studiano_i_migliori_trattam.html


Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)