338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Journal of Substance Abuse Treatment: tabagismo e motivazione

cufrad news alcologia alcol alcolsimo Journal of Substance Abuse Treatment: tabagismo e motivazione

Sigarette addio: individuati i fattori di successo per smettere
 
La dipendenza da tabacco è una condizione cronica e spesso sono numerosi i tentativi dei fumatori di smettere prima di raggiungere questo traguardo. Uno studio condotto presso il "Centro Senza Fumo" del Policlinico Umberto I di Roma, riporta i risultati ottenuti dall’implementazione decennale del programma “Cinque giorni per smettere di fumare”, versione modificata a sei settimane proposta a 1282 fumatori adulti italiani, motivati a smettere con le sigarette. L’obiettivo dello studio era verificare la significatività statistica di alcuni fattori predittivi, ovvero il genere, l’età, lo stato di lavoro, l'istruzione, il numero di sigarette al giorno, il grado di dipendenza da nicotina (test di Fagerström), l’età di inizio, l'intervento farmacologico e il livello di partecipazione ad un programma di counseling cognitivo-comportamentale di gruppo (GCT).
I risultati dell’analisi indicano come i soggetti che hanno partecipato al programma di 4-6 sedute e di 1- 3 sedute abbiano mostrato, rispettivamente, circa 3 volte e 24 volte più probabilità di fumare rispetto i partecipanti a 7-10 sedute. I soggetti con alta dipendenza da nicotina sono risultati 2 volte più propensi a fumare rispetto ai soggetti con basso/medio punteggio. I soggetti trattati solo con GCT sono risultati 2 volte più propensi a fumare rispetto ai soggetti trattati con una combinazione di intervento farmacologico e GCT. I soggetti con età di insorgenza inferiore ai 17 anni e le donne presentano infine 1,5 volte più probabilità di fumare rispettivamente rispetto a chi ha iniziato a fumare dopo i 17 anni e agli uomini.
In conclusione gli autori confermano come gli elementi indagati siano effettivamente predittivi rispetto alla cessazione del fumo. Dal punto di vista preventivo, l'iniziazione al fumo deve pertanto essere scoraggiata da interventi adeguati sin dalla prima adolescenza, mentre i trattamenti farmacologici sarebbero consigliati (a meno di particolari controindicazioni), per aumentare il successo dei programmi psicologici e comportamentali di sostegno.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)