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Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry: alto rischio di dipendenza per chi è affetto da disturbo bipolare

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Droghe in adolescenza: alto rischio di dipendenza per chi è affetto da disturbo bipolare


Il disturbo bipolare colpisce circa 1 persona su 100, si manifesta generalmente durante l’adolescenza e molte persone non sanno di esserne affette. Chi soffre di questo disturbo va incontro a insoliti cambiamenti dell’umore: a volte si sente molto felice o euforico ed è molto più attivo del solito, altre volte invece, si sente molto triste ed è molto meno attivo del normale.

Il disturbo bipolare non è paragonabile ai normali alti e bassi che ogni adolescente, e che ogni persona di qualsiasi età, si può trovare ad attraversare, dal momento che i suoi sintomi sono molto più imponenti di una normale fluttuazione dell'umore e richiede un consulto specialistico per essere diagnosticato e trattato. La maggioranza degli studi disponibili indica che vi è un’alta incidenza di uso di droghe ed alcol nei soggetti che soffrono di questo disturbo, per questo i ricercatori della School of Medicine della University of Pittsburgh hanno voluto indagare il rischio di uso di sostanze in un gruppo di adolescenti bipolari.

Per questo studio longitudinale, apparso sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, sono stati esaminati 167 ragazzi, dai 12 ai 17 anni, che prendevano parte al pregetto COBY (Course and Outcome of Bipolar Youth) con diagnosi di disturbo bipolare.

I partecipanti sono stati intervistati sette volte, nel corso di 4 anni, al fine di conoscerne i sintomi, il funzionamento, i livelli di stress e l’eventuale percorso di cura. I ricercatori hanno trovato che il 32% degli adolescenti esaminati, approssimativamente uno su tre, hanno sviluppato un abuso o una dipendenza da alcol o droghe mediamente entro tre anni dall’inizio dello studio. La ricerca ha inoltre identificato alcuni elementi di rischio determinanti, negli adolescenti che hanno in seguito avuto problemi con le droghe.

Questi fattori di vulnerabilità sarebbero la ripetuta sperimentazione con alcol e cannabis, la compresenza di un disturbo oppositivo-provocatorio o di un disturbo di panico, una storia famigliare di uso di sostanze ed una bassa coesione in famiglia. Sembra infine determinante l’assenza di un qualche tipo di trattamento antidepressivo. Secondo gli autori, ci sarebbe quindi una finestra temporale di 2-3 anni in cui è possibile prevenire l’uso di sostanze negli adolescenti bipolari e questo studio fornirebbe indicazioni utili riguardo alle strategie di prevenzione possibili.

 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=2931

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)