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Journal of Urology: la ketamina inibisce le funzioni urinarie

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La ketamina inibisce le funzioni urinarie

L'uso prolungato nel tempo di ketamina, una sostanza d'abuso ad azione anestetica ed analgesica e sviluppata per un uso prevalentemente veterinario, provocherebbe alterazioni alle funzioni urinarie. Questo è emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Hong Kong e pubblicato sulle pagine del Journal of Urology.
Gli studiosi hanno cercato di individuare quali fossero i cambiamenti dell'apparato urinario nei soggetti che facevano uso ricreazionale di

ketamina e quali fossero i rischi derivanti a seconda dalle dosi consumate, della frequenza e della durata del periodo di consumo della

droga. I dati sono stati raccolti per un campione di 66 adolescenti (età media 18 anni, 76% maschi), che frequentavano i centri giovanili

nell'area nord est di Hong Kong. Di questi, 53 avevamo ammesso di aver assunto ketamina mentre 3 avevano negato di averla mai presa: il 25,8% ne abusava da più di quattro anni, il 35,5% da due a quattro anni, il 32,3% da uno o due 2 anni e il 6,4% per meno di un anno. Ai ragazzi che facevano uso di ketamina veniva proposto di sottoporsi ad alcuni accertamenti sanitari. La ridotta funzionalità del tratto urinario è stata misurata avvalendosi di un questionario apposito, dell'urofluometria e dell'ecografia.
I risultati hanno mostrato che, l'uso di ketamina per più di 3 volte a settimana era significativamente associato a ridotti volumi urinari e

questi sintomi potevano perdurare anche a distanza di un anno di astinenza dall'assunzione della sostanza. Anche le risposte ai questionari

sul dolore pelvico, l'urgenza e la frequenza delle minzioni mostravano un punteggio notevolmente più alto per coloro che usavano ketamina da più di 2 anni rispetto a coloro che ne facevano uso da meno tempo (6 mesi).
I punteggi dei questionari, peraltro, diminuivano all'aumentare dell'astinenza e, ripetendo le misurazioni ad un anno di distanza i dati

confermavano un generale miglioramento dei volumi delle minzioni rispetto ai soggetti che abusavano ancora della sostanza. L'interruzione

dell'assunzione quindi migliorava il quadro clinico dei soggetti. Secondo i ricercatori, queste informazioni, evidenziano come l'uso di

ketamina, oltre a provocare i noti danni al sistema nervoso centrale (disturbi cognitivi e psicologici) , provochi danni all'intero apparato

urinario e sono importanti da divulgare per motivare coloro che decidono di intraprendere un percorso di disintossicazione.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)