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Un microchip per identificare la cocaina

Ryuji Kawano della Kanagawa Academy of Science and Tecnology e collaboratori hanno studiato un metodo innovativo ed altamente selettivo per la rapida identificazione della cocaina. Il metodo consiste nell'utilizzare una membrana costituita da canali proteici e frammenti di DNA (aptametri). Gli aptameri sono costituiti da sequenze non molto lunghe di acidi nucleici, progettate per avere delle particolari proprietà di riconoscimento selettivo di molecole piccole, in questo caso molecole di cocaina.
Nel presente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American Chemical Society, l'aptamero a DNA è formato da una catena lineare con

dimensioni tali che gli consentono il passaggio attraverso i nonopori costituiti da canali proteici di alfa-emolisina. Quando gli aptameri

riconoscono la loro molecola target si instaura un legame che comporta una modificazione della conformazione: in questo caso la cocaina,

legandosi allo specifico aptamero, ne determina una modifica strutturale con variazione della forma e dimensioni che non gli consente più il

passaggio attraverso i pori. Il complesso viene così bloccato sulla superficie porosa e, misurando le variazioni di corrente dei canali

proteici prima e dopo il legame, è possibile identificare la presenza o meno della cocaina. Il metodo è stato applicato con successo a

campioni di cocaina per livelli di concentrazioni pari a 300 ng/mL (limite di cut off del metodo) in soli 60 secondi utilizzando la membrana

nanoporosa disposta su di un microchip.
Il sistema secondo gli autori, può venir applicato ad un pannello più ampio di sostanze stupefacenti in quanto numerosi aptameri sono stati

già sviluppati per varie sostanze, permettendo il potenziale sviluppo di drug test rapidi e sensibili.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)