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Krokodil: la droga che arriva dall'est

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Krokodil: la droga che arriva dall’est. Basso costo e biglietto di sola andata, destinazione morte

Per i più esperti è nota anche col suo nome scientifico di desomorfina, con un potenziale analgesico 8-10 volte più forte della morfina. Nota anche come Krokodil, “coccodrillo” perché dopo l’assunzione riesce a trasformare la pelle di chi l’assume in squame. È l’alternativa economica dell’eroina, solo pochi euro per la droga proveniente dalla “grande madre Russia”. Da qualche anno cresce la distribuzione clandestina del krokodil, il cui composto può essere, sfortunatamente, fatto in casa.

Gli ingredienti casalinghi? Codeina (che si trova nei più comuni analgesici), benzina, olio, detersivo industriale e iodio: tutte sostanze facili da reperire ma altamente tossiche che provocano un danneggiamento interno dei tessuti. L’alto contenuto di acidità degli ingredienti dissolve, infatti, il tessuto osseo formando sulla pelle delle piaghe che spesso costringono a ricorrere all’amputazione degli arti. Il corpo inizia a subire ustioni interne fino alla completa lacerazione dei tessuti e la corrosione.

Queste sono solo alcune delle conseguenze gravi che conducono a morte progressiva e garantita. Krokodil, “mangia i vivi”, da qui il suo nome che ricorda le ferite da denti di coccodrillo. In Russia il largo uso del Krokodil si consuma soprattutto tra giovani sotto i 30 anni. Gli effetti sono terrificanti quanto le misure prese per il disintossicazione: nei paesi privi di mezzi e di centri per il recupero, dove il Krokodil divampa tra la gioventù senza obiettivi e dimenticata dal mondo,  i tossici sono legati al letto per un mese consecutivo tra le pene e nutriti con pane e acqua. Dopo qualche iniezione la dipendenza è garantita, come anche per la Crystal Meth (a base di metanfetamina) altro stupefacente che proviene dalla Germania, ma il cui uso era conosciuto sin dalla Seconda Guerra Mondiale per non soffrire la fame. Anche il Crystal Meth promette una vita da sballo riuscendo a mantenere uno stile di vita frenetico e brillante ma garantisce allucinazioni, depressione e psicosi culminante. Dopo un periodo di assunzione si iniziano a intravedere i primi cambiamenti sul volto del tossicodipendente, dalle ferite agli occhi scavati. Questi sono solo i nomi più “à la mode” nel mondo degli stupefacenti: basso costo e illusione di ottenere senso di onnipotenza.

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Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)