L'8 % della popolazione giovanile si ubriaca almeno una volta all'anno
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In Italia il consumo di alcool è stabile negli ultimi 10 anni (siamo tra gli ultimi paesi europei) e riguarda il 70 per cento della popolazione. Ma se calano i consumatori di solo vino e birra, crescono i consumatori di altri alcolici (aperitivi, amari e superalcolici).
Il dato preoccupante riguarda invece la diffusione tra i ragazzi. In dieci anni, dal 1998 al 2008, nella fascia tra i 14 e i 17 anni si è passati da un consumo che riguarda il 13 per cento al 19 per cento. E tra le femmine si è passati dal 10 al 14 per cento. Il 2.5 per cento di giovani è un consumatore giornaliero, mentre la media nella popolazione totale è del 27 per cento.
L'ubriacatura (i dati si riferiscono al 2007) riguarda (almeno una volta all'anno) l'8 per cento della popolazione giovanile oltre gli 11 anni: il 2 per cento dei ragazzi di 11-15 anni, l'11.4 per cento tra i 16-17 anni, il 15 per cento tra i 18-19 anni. Dopo i 25 anni il fenomeno cala.
Il Nordest è l'area di maggior consumo di alcool in Italia. È diffuso tra l'82.8 per cento dei maschi e il 64 per cento delle femmine. La media è del 73.2 per cento. Il Veneto si colloca sul 74.5 per cento. I consumatori giornalieri sono il 30.4 per cento della popolazione, il 42.3 per cento dei maschi e il 19 per cento delle femmine.