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L'alcol e il mondo dei giovani: le motivazioni che spingono i ragazzi ad abusare di alcol

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ABUSO DI ALCOOL


L'uso di alcool è stato finora un modo di fare dei giovani minimizzato rispetto alla sua effettiva complessità . In Italia il consumo di alcool è tra i più elevati, eppure l'alcolismo è una malattia sociale ancora poco percettibile. Dati ufficiali riportano che quasi l'80% si ubriaca almeno una volta alla settimana e parlare di alcol e di adolescenti porta a definire dati inquietanti: nove ragazzi su dieci hanno l'abitudine di bere in discoteca o al pub durante il fine settimana, ma è ancora più preoccupante che a bere col fine di ubriacarsi sono soprattutto il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze che hanno un'età inferiore ai 18 anni.


In Puglia i minorenni coinvolti raggiungono un triste record, perchè a fare un uso quotidiano non controllato di bevande alcoliche sono principalmente i ragazzi di undici anni. Oggi tra i giovani si diffondono forme nuove di alcolismo, a diffondersi è il "binge drinking", cioè bere in maniera sproporzionata col fine di ubriacarsi e questo porta nella maggior parte dei casi alla dipendenza di alcol.


Antony, è un giovane ragazzo al quale piace molto degustare alcol e le qualità più pregiate, dalle stagionature più elevate, alle elaborazioni più ricercate. Alla domanda se non è un male bere,lui risponde: "no, perché bere per gusto ti porta a farlo poche volte al mese, giusto quando hai la possibilità di trovare qualche specialità da degustare e quando hai soprattutto i soldi per spenderli,perché ovviamente costano" e aggiunge: "chi beve tanto per farlo, con il fine di ubriacarsi, non ha capito niente, quindi berrà schifezze solo per alterare la coscienza e di conseguenza quei ragazzi faranno solo cavolate". Si cerca di evadere dal concreto, oggi tutti siamo spesso confusi, ma ancor più nei giovani predomina l'insicurezza, l'angoscia di non farcela nelle proprie ambizioni. Questa preoccupazione, porta a forme diverse di sfogo e per molti è più pratico ubriacarsi per manipolare la realtà,piuttosto che avere coraggio e combattere le difficoltà. Una soluzione errata ad una difficoltà concreta. C'è chi si ubriaca in gruppo e chi lo fa da solo, ma il bevitore solitario cosi viene definito, secondo Antony , è un uomo triste, che sceglie di affogare ogni realtà nell'alcol perché si sente sconfitto e non riesce a trovare sbocchi o soluzioni,un uomo che ha perduto la speranza . L'alcol è stato creato per essere bevuto in compagnia e bere da solo ti porta ad abusarne, a rifugiarsi nell'ebbrezza della sbornia solo per sfuggire da qualche problema. Per Antony bisogna bere solo per assaporare, per degustare e se si esce per andare a bere, è bene mettersi d'accordo e a turno ogni sabato ci sarà qualcuno che rimarrà sobrio, io ho sempre fatto così dice. Oppure si esce fuori dal proprio paese? Rimani a casa di un amico/a, se è estate ci si porta una tenda e si dorme sul mare, oppure non si beve proprio. Serve senso civico e responsabilità...


Diverso il pensiero di Alessandro, lui è astemio e non pratica locali dove sa che si beve e di brutto. Secondo Alessandro bere è un modo per vedere cose che la lucidità ti impedisce e ti inibisce e alla domanda se l'alcool può provocare danno, nella risposta non fa differenza tra il bere poco e il bere tanto, per lui l'alcool agisce sul sistema nervoso e altera la percezione, ti fa vedere bello ciò che è brutto, ti fa vedere simpatico ciò che è antipatico e blu ciò che è rosso. Provoca danni fisici e mentali. Moltissimi giovani hanno trovato la morte sulle strade e ben il 46% di questi incidenti è dovuto all'abuso di alcol, per Giulio Fraticelli, presidente dell'Associazione "Vittime della Strada" di Brindisi, è un problema di emozioni, dice che i giovani di oggi sono vuoti dentro e un rapporto d'amore non li soddisfa e hanno bisogno di altre emozioni e le trovano nell'alcol, nella droga o alla guida di un mezzo ad alta velocità. I controlli delle famiglie si sono ridotti e per Giulio non è un problema che coinvolge solo i giovani, ma anche i genitori, che spesso sono fuori dalla vita dei propri figli. Tanto l'influenza dei genitori quanto il ruolo della scuola sono molto importanti per i giovani, affinché trovino all'interno dei punti di riferimento stabili,per prevenire e non incorrere nei danni che il bere in eccesso può portare.


di Giada Coppola


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)