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L'alcol può "allenare" il cervello a bere di più: lo rivela uno studio

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L'alcol può "allenare" il cervello a bere di più
Francesca Di Marco
L'antico proverbio che recita "in vino veritas" coglierebbe solo gli effetti più visibili dell'alcol sul nostro cervello.
Infatti una ricerca condotta dallo scienziato Hitoshi Morikawa dell'Università del Texas sottolinea come l'esprimersi in

maniera confusa e sconnessa dopo aver ingerito quantità elevate di vino o superalcolici, sarebbe solo la reazione neuronale

sulla memoria vigile.
Ma a risentirne, in realtà, sarebbe anche la memoria "inconscia" ad un livello più profondo.
L'etanolo, infatti, attraverso la stimolazione della dopamina, è in grado di produrre ricordi piacevoli e gratificanti che si

fisserebbero nella mente, creando la dipendenza da tali sostanze.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, analizza la reazione delle sinapsi che si plasmerebbero in base alla

nuova esperienza, addestrandosi a bere sempre di più.
Quindi, se il vino rosso, ingerito in piccole quantità, può essere utile per combattere alcune forme di tumori e per favorire

il sistema cardiovascolare, in grandi quantità, non innestando più i meccanismi di sopravvivenza delle cellule, ne potrebbe

scatenerare la morte programmata, come afferma Lindsay Brown della School of Biomedical Sciences dell'Università del

Queensland pubblicato sulla rivista "Alcoholism: Clinical & Experimental Research".