L'alcol senza sballo? "Yes we can"
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Chiara la posizione della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sul tema del momento: l'alcol. In sintesi la domanda che fa riflettere, e molto, è questa: Proibire è uguale a debellare? Forse no. La Fipe Toscana nella persona del suo presidente regionale e vicario nazionale della Federerazione Pubblici Esercizi, Aldo Cursano, condanna quegli operatori commerciali che usano le debolezze e dei più deboli incrementare le vendite di alcol: "L'etica professionale dei nostri operatori e la responsabilità sociale delle imprese sono fondamentali per il nostro sistema di rappresentanza. Le promozioni commerciali dell'alcol sono da evitare. ‘No' ai classici 5 bicchieri al prezzo di uno, ‘no' a slogan ‘le ragazze non pagano, ‘no' all'alcol ai minori". "'Si' all'educazione a non sballarsi con l'alcol, ‘si' alla somministrazione di alcolici (anche un bicchiere di vino a pasto lo è...n.d.r.) in quantità ridotte e, soprattutto, somministrate da persone competenti". Cursano spiega che la disciplina della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche storicamente è stata funzionale al contenimento del consumo ed alla protezione degli adolescenti dalla minaccia dell'accesso precoce dell'alcol. Facile pensare a riferimenti ai continui ‘abusivi' che popolano le piazze di Firenze fino al mattino, ai circoli privati che somministrano alcol fino all'alba ecc.ecc. Quindi sempre secondo Cursano basterebbe applicare le leggi, che risalgono al 1931 molto ‘ferree' senza introdurre leggi penalizzanti che vanno a danneggiare i tanti baristi e ristoratori rispettosi dei valori del proprio mestiere. Cursano vuole ricordare le indicazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ai paesi che introducono normative sul tema alcol. In conclusione più educazione sul tema, vendita solo da parte di professionisti e più controlli. ‘Controllare' e non ‘abolire': "Oggi - continua Cursano - soprattutto dopo la liberalizzazione della Bersani. L'alcol si trova ovunque, anche a prezzi molto bassi. Le occasioni di consumo sono aumentate a livello esponenziale". Anche Matteo Renzi attraverso un Social Network è molto esplicito: "Sono pronto alla disobbedienza civile contro i burocrati europei che vorrebbero vietare il gottino di vino insieme al panino col lampredotto o con la trippa. Ha letto oggi questa decisione di Bruxelles e pensa a che fine ha fatto la credibilità delle istituzioni che vogliono vietare le nostre tradizioni...". Non è certo negando un bicchiere di vino a pranzo con un bel panino al lampredotto con salsa verde e piccante che si combatte lo sballo e il problema dell'alcol...