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News di Alcologia

L'alcol si "beve" sempre più giovani. La metà è a rischio di abuso

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Scatta l'emergenza alcool tra i giovanissimi. Secondo i dati resi noti dall'Asl 4 un adolescente su due sarebbe a rischio di ebbrezza. Al contrario di quanto avviene tra gli adulti, l'assunzione di alcolici fra i giovani tende a concentrarsi nelle uscite per divertimento con la tendenza a ingerire grandi quantità di alcolici, per procurarsi il cosiddetto 'sballo'
Prato- Un adolescente su due è a rischio alcolico. Il 54% dei 405 studenti pratesi intervistati nell'indagine Edit 2008 ha riferito almeno un episodio di ubriacatura nell'ultimo anno. Inoltre i dati fanno registrare un generale incremento di episodi di ubriacatura tra i giovani di tutte le età, sia maschi che femmine rispetto ad una stessa indagine condotta nel 2005. Aumento, fra i maschi, anche della percentuale (+8,9%) di chi si è messo alla guida di un veicolo in stato di ebbrezza. E preoccupante è inoltre il contesto in cui si allarga il fenomeno dell'abuso di alcool: prevalentemente al di fuori dei pasti, in ritrovi tra amici come i party alcolici con significativi episodi di binge-drinking (bere per ubriacarsi fino a stordirsi).
Al contrario di quanto avviene tra gli adulti, l'assunzione di alcolici fra i giovani tende a concentrarsi nelle uscite per divertimento con la tendenza a ingerire grandi quantità di alcolici, per procurarsi il cosiddetto 'sballo'. Questo comportamento è responsabile di un grande numero di episodi di ubriachezza e associato all'uso di droghe, è fattore rilevante nelle 'stragi del sabato sera'.
La 'forbice' di età dei giovanissimi bevitori è molto ampia e va dai precoci 11-12 anni fino ai 24 anni, tra coloro che abuserebbero di alcool. In netta crescita l'uso indiscriminato e sempre più frequente da parte delle donne. Stando all'indagine, si assesta, invece, il numero degli alcolisti seguiti dal servizio specializzato del Sert dell'Asl 4. Dopo l'impennata del 2007 quando si contarono 232 persone, in aumento rispetto alle 195 del 2006, nel 2008 sono stai seguiti 188 pazienti. Gli alcolisti seguiti sono in prevalenza di sesso maschile con un'età media sui 43,8 anni. Le classi di età più rappresentate sono quelle comprese fra i 30-39 anni (27%) e 40-49 (37%). Sono provvisti di licenza media il 57%, il 17% di un titolo superiore (diploma o laurea); il 26% non ha completato la scuola dell'obbligo. Prevalgono i lavoratori con un'occupazione stabile (59%). Il 41% abusa di birra, il 38% di vino. Il 9% utilizza anche sostanze stupefacenti. Fra i nuovi accessi all'ambulatorio, la maggioranza è prevalentemente maschile con un'età compresa fra i 30-39 anni (29%) e 40-49 anni (31%). I ventenni sono l'11%, gli adolescenti l'1% . il 70% è occupato stabilmente. L'impatto dei livelli di consumo di alcool sulla salute dei residenti dell'Asl 4 di Prato, calcolato attraverso l'applicazione di indicatori regionali o nazionali alla nostra realtà, porta ad una stima di 50-100 decessi per il consumo di alcool sui circa 2.000 decessi all'anno che si verificano nella nostra provincia per tutte le cause.
Si tratta soprattutto di decessi per cirrosi epatica, tumori ed incidenti stradali. Gli esperti sottolineano che assumere una quantità di alcool, anche minima, può essere molto pericoloso per la guida. Questi numeri, bisogna aggiungere i circa 4mila ricoveri all'anno alcol-correlati sui circa 40mila ricoveri dei pratesi per tutte le cause e l'insorgenza di circa 50 nuovi casi di tumore ogni anno attribuibili al consumo di alcool sul totale di circa 1.300 nuovi casi.
Quale disagio psicologico si nasconde dietro l'abuso di alcool nei giovanissimi? Generalmente i primi contatti con le bevande alcoliche avvengono nell'ambito familiare; se ci sono adulti che bevono essi proporranno ai giovani un modello da imitare. L'assunzione di alcolici è spesso un rituale che aiuta a stare in modo piacevole e rilassato con le persone e consente di diminuire alcune tensioni emotive. Spesso è proprio a tavola che si consente ai bambini una piccola quantità di alcool proprio su incoraggiamento di genitori o parenti. Allo stesso modo anche un atteggiamento eccessivamente rigido da parte dei genitori nei confronti dell'alcol può diventare esso stesso per il bambino e il ragazzo un motivo di ribellione verso la famiglia.
Elena Duranti