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L'alcol uccide: allora perché bevete?

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L'alcol uccide. Allora perché bevete?
Così gli Alcolisti Anonimi aiutano a cambiare vita
A Rimini da venerdì ci sarà il 27º raduno dell'associazione
Su 26 fattori di rischio per la salute individuati dall'Oms della Regione Europea, l'alcol occupa il terzo posto, secondo solo a tabacco e

ipertensione.
In Italia le stime per la mortalità alcol-correlatasi sono collocate negli ultimi anni in un intervallo compreso fra 17mila e 42mila morti e

secondo una recente indagine è di circa 24mila il numero delle morti fra i soggetti di età superiore ai 20 anni, 7mila dei quali riguardano

le donne.
Secondo questa stima, perciò, la mortalità rappresenta il 6,23% del totale, con la mortalità dunque del 2,45% complessivo di tutti i decessi

femminili della popolazione superiore ai 20 anni. Tra gli indicatori di danno indiretto prodotto dall'alcol, da segnalare è la mortalità per

incidente stradale, che in Italia viene abbinata al consumo di alcol per una quota compresa fra il 30% e il 50% e fra i molti consumatori di

alcol circa 500 si trovano al di sotto dei 15 anni: a preoccupare di più sono i preadolescenti, con un valore in aumento nelle ragazze. Una

continua campagna contro l'alcolismo e soprattutto un aiuto concreto per chi ha problemi in tal senso, diretti o indiretti, viene dagli

Alcolisti Anonimi (Centro di Ascolto Nazionale, tel. 06 6636620) presente con 500 gruppi in tutta Italia con più di venti sedi in Toscana.
Formata da uomini e donne che mettono in comune esperienza, forza e speranza, per cercare di risolvere un problema comune e di aiutare altri a liberarsi dalla schiavitù dell'alcolismo, richiede un unico requisito per divenirne membri: voler smettere di bere e non vi sono quote o tasse da pagare. Il metodo di recupero di Alcolisti Anonimi (http://youtu.be/641YawtmfLo ) si basa su un programma di principi spirituali che permettono all'alcolista di cambiare stile di vita. Tra i principi, quello che caratterizza è l'anonimato, che non è dettato né dalla paura né dal pregiudizio, ma dall'umiltà che dovrebbe caratterizzare il cambiamento e dal desiderio di non apparire come singole personalità, ma di essere accomunati nello stesso percorso di recupero senza distinzioni di stato sociale, di cultura, di età, di sesso, di credo religioso. Di questo e altro si parlerà al 27º raduno di Alcolisti Anonimi venerdì, sabato e domenica a Rimini, con associati, medici, ed esperti in materia (info: www.alcolisti-anonimi.it ) tutti insieme per dire no al bicchiere in più che rovina la vita.
M. Antonietta Schiavina


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)