L'alcolismo dilaga tra i giovanissimi. Un milione e mezzo di ragazzi a rischio
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Soprattutto nel fine settimana si beve 'per sballare': il problema sarà al centro del raduno nazionale di Alcolisti anonimi, in programma a Rimini fra il 25 e il 27 settembre
Rimini, - Sono sempre più e sempre più giovani i ragazzi che fanno abuso di alcol. Un problema in crescita e che sarà al centro del prossimo raduno nazionale degli Alcolisti Anonimi, che si terrà a Rimini tra il 25 e il 27 settembre.
A rivolgersi all'associazione sono infatti anche ragazzini, basti pensare ai dati dell'ultimo rapporto dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità, stando ai quali in Italia circa un milione e 500mila giovanissimi, tra gli 11 e 24, sono considerati a rischio e di questi la metà ha meno di 18 anni. Si tratta poi di un problema che coinvolge trasversalmente entrambi i sessi: tra i minorenni il 22,4% dei ragazzi e il 13% delle ragazze consuma alcol in modo rischioso; dai 19 ai 24 lo fa il 25,3% dei maschi e il 10,4% delle femmine.
Il consumo smodato di alcol si concentra per lo più nel fine settimana: è il fenomeno noto come ‘binge drinking' ovvero bere per sballare. Come per gli adulti, al bicchiere si associa spesso anche l'uso di una qualche sostanza stupefacente. Antonio Mosti, responsabile scientifico di un progetto pilota nazionale sulla prevenzione nelle scuole, ha sottolineato l'importanza per i giovani di avere un confronto dialogico con gli adulti: "Parlando con studenti di nove regioni, tutti hanno preteso che in ogni iniziativa fossero coinvolti genitori e insegnanti".
"Bisogna cercare di capire cosa cerchino nell'alcol", aggiunge Giovanni Greco, direttore del servizio di alcologia di Ravenna, e perché "l'alcol - come ha detto un paziente di 21 anni - è l'interruttore che spengo quando la luce su di me è troppo forte''.