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L'alimentazione nella pancreatite cronica

La pancreatite cronica è una patologia ad insorgenza multifattoriale caratterizzata da disfunzioni al pancreas,

frequentemente causate dall'alcolismo. Comporta molteplici sintomi, dei quali i più ricorrenti sono i dolori addominali

postprandiali, il malassorbimento lipidico con feci grasse, il malassorbimento proteico. Inoltre il malassorbimento lipidico

porta, di conseguenza, al malassorbimento vitaminico.
Il trattamento nutrizionale ha il ruolo di evitare l'instaurarsi della malnutrizione, che può essere causata sia dalle

manifestazioni cliniche legate al malassorbimento dei nutrienti, sia al ridotto introito calorico dovuto ai dolori addominali

che si registrano nei pazienti. I deficit vitaminici più frequenti nei pazienti patologici sono quelli di acido folico, di

minerali come calcio, magnesio e zinco, e antiossidanti come vitamina A, vitamina E e selenio.
In genere in una dieta per questi pazienti, il 25% delle calorie viene fornito dai lipidi, il 15% dalle proteine, il 60% dai

carboidrati. E' preferibile il consumo di alimenti di facile digestione distribuiti in 5 pasti giornalieri. Il consumo di

fibra, inoltre, può influire sulla digestione e se ne consigliano 15-20 g al giorno. Specialmente la frazione lipidica della

dieta deve essere contenuta, sia per prevenire le riprese infiammatorie, sia per contenere la steatorrea (feci grasse). In

presenza di steatorrea importante, si può consigliare il consumo di trigliceridi a catena media (40 g circa al giorno).
Tutte queste indicazioni fornite dovrebbero essere considerate accuratamente dal paziente, il quale, a sua volta, ha bisogno

della costante e scrupolosa assistenza di un esperto. Un ottimo mezzo per analizzare il comportamento del paziente è quello

del diario alimentare, nel quale il paziente appunta tutto ciò che consuma durante la giornata, al fine di analizzare ed

eventualmente correggere abitudini scorrette.

Ricapitolando, quindi, in una pancreatite cronica, si suggeriscono queste indicazioni:

- astensione dall'alcol;

- mantenimento le percentuali dei nutrienti sopra riportate;

- eventuale utilizzo di trigliceridi a catena media in caso di steatorrea consistente;

- apporto di fibra intorno ai 15-20 g giornalieri;

- frazionamento dei pasti;

- consumo di alimenti facilmente digeribili;

- verifica dell'assenza di patologie associate.