L'allarme dell'Asur: si abbassa tra i giovani l'età del primo "sballo"
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Sacchini, dirigente del Ser. D: "Quello che ci preoccupa maggiormente sono le nuove dipendenze che coinvolgono sempre più giovani e giovanissimi. Venti anni fa il tossico era individuato nell'eroinomane e con una età più adulta"
Fermo Alcol, droga, nuove dipendenze come il gioco d'azzardo e il web: dipendenze che coinvolgono sempre più giovani e giovanissimi. I disagi, i nuovi disagi dei ragazzi di ambo i sessi, fanno riflettere; preoccupano le famiglie la scuola e le istituzioni. Le cronache, purtroppo, sono sempre più piene di episodi di micro e macro criminalità legati quasi sempre al dilagare dei vecchi e nuovi disagi delle giovani generazioni, compresa la prostituzione maschile e femminile: espediente, questo, per reperire i soldi necessari a soddisfare il bisogno della o delle dosi quotidiane. Una situazione, quindi, che non può più essere ‘nascosta'. Il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Allora, cosa fare? Come intervenire per tentare di porre un argine al problema? Interrogativi che abbiamo girato alla dottoressa Gianna Sacchini, dirigente del Ser. D (Servizio Dipendenze dell'Asur 11). "Ci muoviamo a trecentosessanta gradi - dice -, cercando di intercettare quante più persone possibile, attraverso i nostri programmi rivolti a chiunque abbia bisogno di informazioni, a chi ha un problema di dipendenza, alle famiglie coinvolte. Da questa prima fase passiamo ai programmi di prevenzione, a quelli di cura, per poi giungere alla riabilitazione e al reinserimento".
Dottoressa, quanti sono gli utenti seguiti dal Servizio?
"Sono circa 450 e in alcuni periodi le persone che si rivolgono a noi raggiungono anche le settecento unità".
Numeri per certi versi impressionanti ma che, per stessa ammissione della Sacchini, sono nella media nazionale. "Nella nostra regione, invece, questa è una delle zone più a rischio. Quello che ci preoccupa maggiormente sono le nuove dipendenze che coinvolgono sempre più giovani e giovanissimi. Venti anni fa il tossico era individuato nell'eroinomane e con una età più adulta".
"Oggi l'età di accesso alla dipendenza si è molto abbassata; il giovane sperimenta prima. Le ultime analisi ci dicono che già a tredici anni si inizia con l'alcol. Il passaggio, anche nella stessa giornata, ad altre sostante è breve. I giovani dicono di sperimentare per divertimento e questo induce gli esperti a parlare sempre con maggior frequenza di droghe ricreazionali come l'ecstasy, le anfetamine, l'eroina (oggi va molto di moda fumarla, al contrario di venti anni fa, quando era essenzialmente utilizzata in vena, ndr), la cocaina"."Tutte sostanze che alterano l'umore fino ad arrivare alla Ketamina (si utilizza in veterinaria: un allucinogeno anestetico dissociativo, ndr) con diversi ragazzi che sono diventati poliassuntori". Una situazione preoccupante, quella appena illustrata dalla dottoressa Sacchini, che può e deve essere contrastata attraverso una presa di coscienza netta, da parte di tutti. Insomma non si può più far finta di niente. Ne va del futuro delle giovani generazioni.