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L'analisi delle acque reflue rivela la presenza di droga

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L'analisi delle acque reflue rivela la presenza di droga

Nel primo semestre 2010, in otto città campione (Milano, Verona, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo) a livello nazionale, è

stato condotto uno studio sul consumo di sostanze stupefacenti nella popolazione generale e scolastica, utilizzando un criterio innovativo

basato sull'analisi tossicologica delle acque reflue nei depuratori municipali e nei collettori scolastici. La misurazione delle sostanze

stupefacenti nelle acque di scarico non permette la stima diretta della prevalenza di consumo, ma fornisce semplicemente una valutazione

sulla quantità di sostanze illecite presenti. L'analisi delle acque reflue nei depuratori municipali delle otto città selezionate ha

individuato dosi medie giornaliere (per 1.000 residenti) di cannabis lievemente più elevate a Roma e Napoli, mentre Palermo è risultata la

città con la minore concentrazione di metabolita per cannabis nelle acque di rifiuto. Dosi elevate di questo metabolica sono state rilevate

anche nei plessi scolastici di Verona, Torino, Milano e Napoli. In accordo con quanto detto per la sostanza cannabis, l'analisi delle acque

reflue nei depuratori municipali delle città di Roma e Napoli ha individuato anche per la cocaina dosi medie giornaliere (per 1.000

residenti) più elevate, con differenze statisticamente significative rispetto agli altri centri urbani. Considerando, invece, le quantità

rilevate di amfetamine e metamfetamine, Roma e Torino sono risultate le due città con concentrazioni maggiori, mentre i consumi a Verona e

Napoli, che hanno evidenziato concentrazioni elevate di oppiacei, sono risultati minimi molto inferiori alle altre città indagate.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)