L'Asl avverte: attenti a birra e ai drinks a bassa gradazione
L'Asl avverte: attenti a birra e ai drinks a bassa gradazione
Aumenta il numero delle persone alcoldipendenti in cura presso i Sert attivi in provincia di Como: dai 336 soggetti in carico
nel 2006, si è arrivati a 431 nel 2009. Lo rivela un'indagine resa nota ieri dall'Asl. «La bevanda alcolica più consumata,
soprattutto nella fascia di età medio-alta, è il vino, ma è in aumento il consumo di birra, in particolare tra le donne -
segnalano gli esperti di via Pessina - Fa invece segnare un trend lievemente in diminuzione il consumo di superalcolici e di
altre bevande alcoliche». «La fascia di età prevalente - aggiunge l'Asl - è medio alta e nel 74,3% si tratta di maschi. Il
consumo di alcolici, in realtà, è molto diffuso anche tra i giovanissimi, in particolare tra 14 e i 24 anni (anche se non
rientra nelle statistiche poiché si tratta di soggetti non ancora dipendenti e in cura presso i Sert, ndr). È caratterizzato
da un forte consumo di birra, dall'utilizzo di "alcolpops", cioè bevande alcoliche a bassa gradazione assunte in grande
quantità, anche 10 in una sera, e da riti collettivi in "happy hours", con assunzione di cocktails a base di succhi di frutta
contenenti superalcolici, ma anche da "binges", vere e proprie abbuffate di alcolici. Tutto questo avviene anche prima dei 16
anni, quando l'organismo non è ancora maturo per metabolizzare l'alcol, e nonostante la normativa che vieta la vendita di
alcolici ai minori di 16 anni». «È sempre più diffusa - sottolineano i responsabili del dipartimento Dipendenze dell'azienda
sanitaria - l'abitudine di assumere, abbinati agli alcolici, i cosiddetti "Energy drink", contenenti caffeina ed altre
sostanze stimolanti del sistema nervoso, che determinano un'illusoria sensazione di sobrietà. I consumatori tendono quindi a
bere di più, trovandosi ad essere svegli, ma ubriachi, con conseguenti gravi rischi in particolare per chi si mette alla
guida».