L'associazione di droghe e alcol: osservazioni sul policonsumo
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Rituali sociali di consumo e modalità di assunzione
Sempre di più le sostanze vengono utilizzate in relazione a momenti di divertimento e di socializzazione. Esse vengono
assunte anche in relazione alla capacità di creare disinibizione, di facilitare le relazioni e di elargire una sensazione di
sicurezza; tutti fattori e condizioni fortemente ricercati e apprezzati dagli adolescenti in quanto necessari per rafforzare
la loro autostima e trovare un posto di spicco e accettazione all'interno del gruppo dei pari. L'associazione di droghe e
alcol è sempre più associata al divertimento e allo "stare insieme" in attività ludiche e sembra diventare una precondizione
necessaria addirittura per intraprendere tali attività, che non vengono più considerate "divertenti" se svolte in assenza di
sostanze. Già da qualche anno l'assunzione della stessa eroina ha variato la via di assunzione prevalente, passando da quella
endovenosa a quella inalatoria/respiratoria.
Il pattern d'uso prevalente è quello del policonsumo con associazione sequenziale o contemporanea di vari tipi di sostanze e
quasi costantemente di alcol. Risulta ad oggi molto rara l'evenienza del consumatore che si dedica al consumo di un'unica
sostanza. Un'altra caratteristica riscontrata è il forte aumento del consumo occasionale/episodico. Aumenta sempre di più,
infatti, la fascia di popolazione che assume le sostanze solo in occasione di particolari situazioni (fine settimana, feste,
impegni lavorativi particolarmente pesanti). La minore percezione del rischio e la maggiore tolleranza sociale rispetto a
tali comportamenti sono corresponsabili di questo cambiamento.
Tuttavia, anche la crisi economica in qualche modo ha influito sul mercato delle sostanze. Le persone tossicodipendenti con
una malattia che non concede periodi di pausa nella loro assunzione non hanno certo diminuito l'acquisto giornaliero delle
sostanze, ma probabilmente sono ricorsi maggiormente all'esercizio delle attività criminali e della prostituzione per
procurarsi il denaro necessario per la droga. Una contrazione degli acquisti invece, legata alla minor disponibilità
economica degli ultimi anni, è possibile che vi sia stata per i consumatori occasionali o del weekend, dove l'assunzione
della sostanza non si connota come un bisogno compulsivo legato ad uno stato astinenziale per la presenza di una vera e
propria dipendenza.
A complicare la scena vi è poi l'alcol usato in associazione con le sostanze stupefacenti sia di tipo stimolante che
inibente, con prevalenza tra il 60% e l'85%. E' da segnalare un aumento percentuale dell'assunzione quotidiana di alcol, dal
2007 al 2010, del 18,2%. L'incremento percentuale delle ubriacature (oltre 40 volte nella vita) è stato purtroppo del 200%
passando da una prevalenza dell'1% nel 2007 al 3% del 2010. L'alcol, inoltre, viene spesso assunto con la modalità "binge
drinking", ossia in quantità abnorme e associando più bevande alcoliche, anche diverse, in modo da provocare forti
ubriacature in tempi molto ristretti.
Serpelloni G.
Tratto dal volume: "Cannabis e danni alla salute" - Dipartimento Politiche Antidroga