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L'Avis lancia l'allarme: un giovane su tre non è idoneo alle donazioni

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Droga e alcol nel sangue dei ragazzi. Un'inchiesta con questionari e analisi effettuati prima dei prelievi. Stamani giornata di raccolta straordinaria.


CORRIERE FIORENTINO


Sempre meno giovani donano il sangue e molti di loro non risultano idonei a causa dell'abuso di alcol o sostanze stupefacenti. Anche per questo a Firenze e in Toscana continua imperterrita l'emergenza sangue. Nei mesi di luglio e agosto sul territorio provinciale si è registrato un calo di donazioni di circa il 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La carenza di sangue ha provocato l'annullamento o il posticipo di decine di interventi chirurgici. L'allarme viene lanciato dall'Avis di Firenze che, dopo innumerevoli campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, ha organizzato per questa mattina una giornata speciale in Piazza Santa Maria Novella dalle 8 alle 10.30 dove i cittadini potranno effettuare donazioni grazie alla raccolta di sangue straordinaria sull'autoemoteca del Servizio Trasfusionale Militare di Firenze e La Spezia. «Circa il 30% dei giovani donatori - spiega Luigi Conte, presidente di Avis Firenze - non ha il sangue idoneo a causa dell'utilizzo troppo elevato di alcol o di sostanze stupefacenti. Questo risulta dai questionari e dalle analisi che i giovani donatori eseguono prima di effettuare la donazione. L'uso costante di alcol o droghe leggere altera il sangue rendendolo inutilizzabile per la donazione. A volte è sufficiente anche una piccola dose di marijuana o un bicchiere di vino in più. Tanti anche i giovani che, seppur solidali e desiderosi di offrire sangue, non vanno a donare perché consapevoli della loro inidoneità per i motivi già citati».
Al centro trasfusionale di Torregalli aleggia lo sconforto per un afflusso irrisorio delle nuove generazioni. «I ragazzi di oggi hanno paura dell'ago - spiegano i responsabili - Questa è la vera ragione che li allontana dalla donazione. Gli unici giovani che vengono al nostro centro sono figli di donatori ed hanno ben radicata la cultura della donazione. Se il ricambio generazionale non apporterà considerevoli cambiamenti nell'atteggiamento dei giovani, l'emergenza crescerà a livelli inquietanti».
Tra le ragioni principali che hanno fatto registrare un brusco calo di donazione in questa estate, secondo l'Avis, c'è il fatto che molte persone hanno indirizzato le proprie offerte di sangue ai terremotati dell'Abruzzo, contribuendo così ad un decremento di disponibilità sul territorio fiorentino. L'attuale emergenza ha spinto l'Avis fiorentina ad importare sangue dalla Puglia e dalla Lombardia. L'Avis lancia un appello a tutti i fiorentini e li invita a donare. Per farlo basta chiamare l'assoc iazione al numero 055/210300 o recarsi ad uno dei nove centri trasfusionali presenti nella provincia di Firenze. Possono donare le persone comprese tra i 18 e i 65 anni di età.
«È necessario donare - dicono i membri dell'associazione - perché aumentano i trapianti e perché il 33% delle persone che fanno chemioterapia ha necessità di supporto trasfusionale per sopportare meglio la cura. Inoltre, molte patologie degli anziani migliorano con le trasfusioni e, come se non bastasse, crescono i pazienti che vengono ad operarsi in Toscana da altre regioni».
All'evento di questa mattina hanno aderito numerose associazioni fiorentine, tanto che la manifestazione è stata ribattezzata «Festa del volontariato in piazza». Tra le realtà fiorentine presenti ci saranno i gruppi donatori aziendali di Ataf e Lazzi che esporranno i loro mezzi storici; i disabili dell'Oda (Opera Diocesana di Assistenza) che metteranno in vendita i loro prodotti; l'Aic (Associazione italiana celiachia) e varie fondazioni che realizzeranno massaggi shatzu e si esibiranno in performance di arti marziali. Alle 18 sarà celebrata da monsignor Vasco Giuliani la messa in Santa Maria Novella con la partecipazione del coro polifonico del Chianti.