L'ipotesi dopaminergica della tossicodipendenza ed il suo potenziale terapeutico
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L'ipotesi dopaminergica della tossicodipendenza ed il suo potenziale terapeutico
Marco Diana
Abstract
La trasmissione dopaminergica centrale è profondamente influenzata dalle sostanze da abuso, e alterazioni nella funzione dopaminergica sono implicate nelle varie fasi della tossicodipendenza offrendo un notevole potenziale nella terapia della malattia.
In particolare, studi neurobiologici pre-clinici hanno documentato una riduzione dell'attività elettrofisiologica dei neuroni dopaminergici
in animali resi dipendenti daa alcohol, oppiacei, cannabinoidi ed altre sostanze da abuso. Inoltre, il rilascio di dopamina nel Nucleo
Accumbens è fortemente ridotto nei modelli animali di tossicodipendenza.
Questi studi sono supportati da osservazioni di aumenti nella soglia elettrica per la Intra-cranial Self-Stimulation (ICSS) durante astinenza
da alcohol, nicotina, oppiacei ed altre sostanze da abuso, suggerendo una ipofunzione del substrato neurale della ICSS nel cervello
dipendente.
In linea con questi dati, dettagliate analisi morfologiche e morfometriche inserite in un modello computazionale ‘realistico' del neurone
medio spinoso del Nucleo Accumbens, controparte post-synaptica del terminale dopaminergico, mostrano profonde alterazioni nella fisiologia
dell'intero sistema dopaminergico mesolimbico. In linea con queste osservazioni, studi di imaging nel cervello umano hanno documentato una riduzione dei recettori dopaminergici D2, accompagnata da una riduzione del ‘rilascio' di dopamina endogena nello striato ventrale di soggetti dipendenti da cocaina, eroina ed alcohol offrendo importante ‘prova visiva' del cervello umano dipendente ‘dopamina-impoverito'.
La duratura riduzione nell'attività fisiologica spontanea del sistema dopaminergico suggerisce che un incremento della sua attività, a
livelli pre-dipendenza, possa produrre benefici clinici significativi come riduzione di craving, relapse and comportamenti patologici come
drug/seeking e drug/taking. In teoria, ciò potrebbe essere ottenuto farmacologicamente e/oppure con interventi alternativi, non farmacologici come la Stimolazione Magnetica Transcranica.
Il rationale anatomo-fisiologico come possibile approccio terapeutico nella tossicodipendenza sarà descritto e proposto come schema teorico
da testare clinicamente nei tossicodipendenti.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)