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L'Iran e il problema dell'alcolismo

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L’Iran e il problema dell’alcolismo
 
Due iraniani sono stati condannati a morte per aver bevuto alcool. In un lungo dossier pubblicato sul quotidiano Donya-E-Eqtesad, il capo del potere giudiziario della provincia nordorientale di Khorasan-e-Razavi, Hassan Shariati, giustifica la sentenza di morte col fatto che i due uomini erano recidivi. Infatti erano stati già condannati due volte e frustati 80 volte ciascuno. “Non abbiamo misericordia per il reato di alcol, la legge non fa sconti a nessuno”.
Tuttavia le esecuzioni per i reati di alcol sono piuttosto rare nel paese. Il quotidiano iraniano Shargh scrive che l’ultima condanna di questo genere risale al 2007, ma la sentenza fu ribaltata per il pentimento del reo.
La Shari’a vieta il consumo di alcol, ma le sue pene severe non ne hanno comunque fermato il contrabbando nel paese, stimabile intorno ai 60/80 milioni di litri ogni anno
Fonti della polizia riferiscono che in Iran ci sono almeno 200,000 alcolisti. Soltanto i membri delle minoranze cristiane non sono tenuti a rispettare le leggi dell’alcol, ma possono bere solo a porte chiuse.
Per Mostafa Eghlima, capo della società iraniana Social Work, l’alcool per gli iraniani è una via di fuga perché funge da tranquillante.
“Viviamo in una società dove la pressione economica, i problemi sociali e l’inflazione sono molto forti. La gente fugge con l’alcol per alleviare il proprio dolore”.
La pensa allo stesso modo Bagher Larijani, ex ministro della Sanità attualmente rettore dell’Università di Medicina, che definisce “preoccupante” il resoconto degli ospedali e dei medici relativo al consumo di alcol nei quartieri meridionali di Teheran, dove vivono le famiglie più povere.
Altri delitti punibili con la pena di morte in Iran sono l’omicidio, lo stupro, la rapina a mano armata e il traffico di droga.
Secondo Amnesty International, le autorità iraniane hanno giustiziato 360 persone nel 2011, la maggior parte per reati legati alla droga.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)