L'Italia potrebbe dimezzare il numero dei morti sulle strade entro il 2010, ottimi risultati dalle proiezioni 2008
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Oramai voi lettori di Sicurauto.it lo sapete bene, gli incidenti stradali causano più morti e feriti di qualsiasi guerra in atto nel nostro pianeta.
Eppure sembra che a parlarne siano sempre gli stessi attori da anni, facendo in modo che il problema resti caro sempre alle "solite persone"... Difatti di ritorno dal Secondo Dibattito Nazionale sulla sicurezza stradale ho avuto modo di riflettere su quest'anomalia.
Da quanto mi muovo tra convegni e dibattiti sulla sicurezza stradale vedo sempre le stesse persone o meglio le stesse sigle. Questo, secondo me, non è il modo giusto di affrontare le cose. Sembra quasi un mondo chiuso dove è difficile entrare e dire la propria opinione. Ogni attore ritiene di avere la ricetta giusta e pertanto difficilmente fa squadra. Dopotutto intorno alla (in)sicurezza stradale girano tantissimi soldi e quindi ecco che il sistema lobbistico trova terreno fertile...
Anche per questo motivo durante questo convegno si sono dette le solite cose: si è capito che le statistiche che abbiamo sono spesso sbagliate e cronicamente in ritardo; che l'Italia è la peggiore d'Europa in quanto a morti sulle strade; che manca un coordinamento di tutti gli operatori attivi in questo campo, etc. Insomma nessuna novità e nessun grosso valore aggiunto. Anzi un vero valore aggiunto lo ha dato un esponente del Governo Spagnolo raccontandoci cosa stanno facendo di concreto in Spagna. Li hanno di recente introdotto numerose novità davvero interessanti, le più originali sono i monumenti per le vittime della strada, i tantissimi controlli alcolemici (5 milioni all'anno, contro i 1,2 dell'Italia), birra senza alcol (il 12% della birra venduta è senza alcol), patentino a 15 anni e con prova pratica, tasse pesanti per le moto molto potenti, multe pagate subito (direttamente all'agente) con sconto del 50%, niente rinnovo della patente se si hanno più di 2 multe non pagate. Che dire, tolleranza zero (reale) per tutti!
L'unico dato incoraggiante, nonché fuori dal coro, è che a quanto pare (sempre se i dati del 2008 verranno confermati) l'Italia nel 2008 ha ottenuto la migliore performance europea con un -9,5% di morti. Questo ci ha permesso di risalire dal 13° al 11° posto in Europa con una media di 8,7 morti su 100 mila abitanti contro quella dell'Europa pari a 7,2... una magra consolazione.
Però un dato che mi ha un po' sconvolto (in positivo) c'è stato... infatti se le cose dovessero continuare così l'Italia potrebbe raggiungere l'obiettivo europeo del -50% di morti entro il 2010! Questo è quanto ha dichiarato Sergio Dondolini, Direttore Generale per la sicurezza stradale del Ministero dei Trasporti. Ovviamente lo stupore dei presenti in sala è stato enorme, speriamo solo che le previsioni diventino realtà.
Tuttavia se si facesse davvero un lavoro di squadra i risultati arriverebbero prima e si risparmierebbero ogni anno centinaia di vite.
Ringraziamo il Consiglio Europeo per la sicurezza dei Trasporti (ETSC) e Toyota Italia per averci invitati al dibattito, mentre un ringraziamento speciale va a Marco Popolizio (ETSC) per aver apprezzato già da tempo il lavoro svolto da Sicurauto.it in questi lunghi anni.