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L'ossitocina può curare le dipendenze? I risultati di uno studio

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La medicina dell'"amore" che può curare le dipendenze


Contro le dipendenze, come l'alcolismo, l'ormone dell'amore pare sia efficace quanto una medicina
Definito l'ormone dell'amore, l'ossitocina ha mostrato in un nuovo studio di essere come una medicina che può curare le forme di assuefazione come l'alcolismo o le tossicodipendenze, grazie al suo ruolo fondamentale nelle relazioni sociali e sulle risposte psicofisiche


L'amore può fare miracoli.
E, in questo peculiare caso, lo fa per mezzo di un ormone. Quello noto con l'appellativo di "ormone dell'amore" e che prende il nome di ossitocina.


L'ormone ossitocina si ritiene giocare un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali
- e dunque anche di coppia - perché viene per esempio rilasciato dall'organismo proprio in virtù di legami, momenti d'amore, orgasmo e anche alla nascita di un bambino.
La novità, se così si può dire, è che questo stesso ormone sarebbe in grado di agire contro i legami malsani, ossia quelli che creano dipendenza sia mentale che fisica come l'alcol, le droghe e altri ancora.
La buona notizia arriva da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'University of North Carolina a Chapel Hill e pubblicato sulla rivista scientifica Alcoholism: Clinical and Experimental Research.


Oggetto dello studio è stato un gruppo di pazienti alcolisti, i quali hanno sperimentato di persona come l'ossitocina possa alleviare i sintomi dell'astinenza, che in genere sono difficili da trattare e mettere a tacere se non si ricorre a mezzi drastici, o si riprende a bere.
Gli 11 pazienti arruolati soffrivano tutti di crisi d'astinenza abbastanza gravi, tuttavia non tali da causare convulsioni potenzialmente fatali.


Per valutare gli effetti differenti del programma disintossicante attuato per mezzo di farmaci o dell'ormone ossitocina, i partecipanti sono stati suddivisi a caso in due gruppi.
Durante i primi tre giorni di programma disintossicante, i pazienti dovevano inalare per due volte al giorno il contenuto di uno spray nasale a base di ossitocina o un placebo.
Il programma prevedeva anche l'eventuale assunzione di Lorazepam, un farmaco utilizzato nel trattamento disintossicante che aiuta ad alleviare i sintomi da astinenza, comprese le convulsioni.


Dai risultati dei test condotti dai ricercatori si è potuto rilevare come i pazienti del gruppo "ossitocina" provassero meno desiderio di bere alcol e avessero avuto una riduzione dei sintomi da astinenza, rispetto al gruppo "placebo".
Allo stesso modo, i pazienti del gruppo ossitocina hanno richiesto quasi 5 volte meno la somministrazione del farmaco anticrisi - sempre rispetto al gruppo placebo.
«Il gruppo ossitocina aveva meno desiderio di alcol e sintomi di astinenza più miti rispetto al gruppo placebo - spiega nella nota UNC il dottor Cort Pedersen - e ha utilizzato solo un quinto del lorazepam. E quattro volontari del gruppo ossitocina non hanno neppure avuto bisogno di assumere il lorazepam».


Ecco quindi come l'ormone dell'amore potrebbe essere d'aiuto al pari di un farmaco. Una delle principali differenze tra l'uso dell'ossitocina e del farmaco è nel creare un'altra forma di dipendenza - in questo caso, quella da farmaco. Difatti, alcuni degli effetti indesiderati del farmaco è che quando si smette di assumerlo, nei pazienti si verificano casi di insonnia e un ritorno del desiderio di bere (o altri desideri correlati al tipo di dipendenza). Nel caso dell'ossitocina non si creerebbe questa ulteriore dipendenza.


Sebbene lo studio sia di piccole dimensioni e sia necessaria ulteriore ricerca, sottolinea il dottor Pedersen, «I nostri risultati sono la prima prova che [l'ossitocina] può bloccare i sintomi dell'astinenza da alcol negli esseri umani».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)