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L'Unione Europea indaga sulla passione dei giovani europei per i giochi on line

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L'Unione Europea indaga sulla passione dei giovani europei per i giochi on line

Nellie Kroes, commissario per la Digital Agenda ha risposto all'interrogazione presentata in Commissione Europea da Nikolaos Salavrako sulla diffusione della dipendenza giovanile legata al gioco d'azzardo on line e alla realtà virtuale.
Salavrakos aveva chiesto alla Commissione come intendesse affrontare il problema della dipendenza dei giovani europei che passano sempre più tempo di fronte ai loro computer costruendosi una realtà virtuale e giocando d'azzardo.
"Il programma comunitario Safer Internet Programme (2009-2013) - ha affermato Kroes - costituisce la prosecuzione del Programma Safer

Internet Plus (2005-2008) ed è finalizzato a promuovere un uso più sicuro di Internet e di altre tecnologie di comunicazione, in particolare

a favore dei bambini, attraverso la lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in un ambiente, come quello dell'on line in

costante evoluzione. In questo contesto, la Commissione sta finanziando un progetto sul tema 'Ricerca sulla intensità e sulla prevalenza di

comportamenti a rischio dipendenza da internet tra i minori in Europa'. La ricerca è incentrata su questioni comportamentali relative alle

attività on line generali e non indaga specificatamente i temi relativi al gioco d'azzardo on line e alle realtà virtuali. - ha spiegato il

commissario - Il progetto mira a rafforzare le conoscenze del settore a livello europeo sui rischi del comportamento patologico tra i minori

attraverso una ricerca di tipo qualitativo e quantitativo. Il progetto esaminerà fattori come l'intensità e la frequenza dell'uso di internet

tra i minori per capire il comportamento di dipendenza dei giovani tra i 14 e i 17 anni. Infatti la ricerca quantitativa verrà effettuata tra

14.000 adolescenti di 7 Paesi europei quali Grecia, Spagna, Polonia, Germania, Romania, Olanda e Islanda, mentre quella di tipo qualitativo

verrà effettuata con 140 adolescenti in cui è più diffusa questo tipo di dipendenza.
Lo studio dovrà fornire strumenti di valutazione armonizzati per la valutazione dei profili di dipendenza e dei comportamenti tra i minori,

così come la determinazione di quei fattori che possono portare allo sviluppo di tale comportamento.
La relazione finale, prevista per febbraio 2013, conterrà raccomandazioni sulle questioni relative ai comportamenti di dipendenza legati

all'on line così come alle raccomandazioni alle opere di sensibilizzazione" ha concluso Nellie Kroes.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)