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La caffeina è una droga? Lo dice uno studio americano

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La caffeina è una droga
Una vera dipendenza lega i consumatori alla sostanza
 

Bere caffè è come drogarsi. Almeno dal punto di vista della dipendenza che viene a crearsi col tempo. A dirlo è uno studio dell'American University di Washington, dai cui risultati è emerso che una riduzione del consumo della sostanza nei consumatori abituali provoca vere e proprie crisi di astinenza.


La dott.ssa Laura Juliano, coordinatrice dello studio pubblicato sul Journal of Caffeine Research, spiega: “gli effetti negativi della caffeina non sono spesso riconosciuti come tali, perché si tratta di una droga socialmente accettabile e ampiamente consumata, ben integrata nelle nostre abitudini e routine. E mentre molte persone possono consumare caffeina senza avere danni, per alcuni produce effetti negativi, dipendenza fisica, interferisce con il funzionamento quotidiano e può essere difficile rinunciarci: tutti segni di un uso problematico”.


L'analisi indica la necessità di limitare il consumo di caffeina a non più di 400 mg al giorno, ovvero due o tre tazzine di caffè, una soglia che però può essere facilmente superata anche assumendo tè, dove è presente una quantità di caffeina pari a 60 mg per tazza, o gli ormai famigerati energy drink, che hanno invece 80 mg di caffeina in ogni lattina.


Per le donne in gravidanza, questo limite va diviso per due e non si dovrebbero quindi superare i 200 mg al giorno. I soggetti che dovrebbero astenersi completamente dal consumo di caffè e altre bevande che contengono caffeina sono gli ipertesi, chi soffre di disturbi cardiocircolatori, di insonnia o di ansia, di attacchi di panico e anche chi ha problemi di natura urinaria.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.italiasalute.it/8175/pag2/La-caffeina-è-droga.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)