338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

La dipendenza dall'alcol è una sfida per politici, medici e aziende farmaceutiche

cufrad news alcologia alcol alcolismo La dipendenza dall’alcol è una sfida per politici, medici e aziende farmaceutiche

La dipendenza dall’alcol è una sfida per politici, medici e aziende farmaceutiche

Tassi di recidiva elevati rendono l’abuso un avversario difficile da battere, nonostante la crescente consapevolezza sociale. Un nuovo rapporto dell’agenzia di informazione sanitaria GBI Research allerta governi, autorità sanitarie, istituti di ricerca e aziende farmaceutiche. Devono tutti coalizzarsi e focalizzarsi sul miglioramento della consapevolezza e sullo sviluppo di trattamenti più efficaci per combattere la dipendenza dall’alcol. Il nuovo rapporto suggerisce, infatti, che tassi di recidiva elevati rendono l’abuso un avversario difficile da battere, nonostante la crescente consapevolezza sociale del pericolo di bere eccessivamente. Il consumo compulsivo di alcol, vera patologia psico-fisica non seconda al tabagismo, può distruggere la salute di una persona direttamente, attraverso malattie fisiche come le malattie del fegato, e indirettamente, inducendo comportamenti rischiosi (guida pericolosa per esempio), oltre a causare danni alle relazioni e alla posizione sociale. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sostiene che circa 140 milioni di persone soffrono di dipendenza da alcol a livello mondiale, provocando 2,5 milioni di decessi ogni anno, mentre il Comitato scientifico indipendente sulle droghe ha valutato che l’alcol è più dannoso di eroina, anfetamine e crack.

GRAVIDANZA - Non solo è ormai scientificamente appurato che bere alcol durante i primi tre mesi di gravidanza innesca una predisposizione nei futuri adulti. Non solo predisposizione al bere, che può anche non emergere se l’ambiente familiare in cui si cresce non è negativo, ma anche a manifestazioni border line già a partire dalla scuola. Una sofferenza psichica che favorirebbe la tendenza al bullismo e al “branco”. Ad essere impulsivi e non riflessivi. In Italia nascerebbero così 47 bambini ogni mille nati all’anno. In tutto circa 30mila bambini che nascono con questo problema. I danni dell’alcol bevuto dalla madre nei primi tre mesi riguarderebbero l’area frontale del cervello. In Francia già molti produttori di alcolici hanno messo un simbolo di avvertimento sulle etichette, in Italia solo la birra Peroni avverte le bevitrici in dolce attesa. In fin dei conti bastano solo i primi tre mesi di gravidanza da astemi. Se non si riesce a farlo vuol dire che la dipendenza è già innescata. I NUMERI - La crescita del problema danni da alcol in generale è testimoniata dai numeri. Il mercato globale delle terapie per la dipendenza dall’alcol è stato valutato in 126.3 milioni di dollari nel 2004, crescendo ad un tasso composto annuo del 12,3% per raggiungere i 284 milioni di dollari nel 2011. Il mercato dovrebbe raggiungere un fatturato di 645 milioni di dollari entro il 2018, crescendo ad un tasso composto annuo del 12,4% tra il 2011 e 2018. Per il trattamento della dipendenza da alcol sono oggi disponibili tre farmaci approvati: vivitrol, campral e antabuse. Vivitrol impedisce l’eccessivo rilascio di dopamina e toglie la piacevole sensazione di bere, mentre campral ripristina il normale funzionamento delle sostanze chimiche cerebrali che possono subire mutamenti a causa dell’abuso. Antabuse, infine, viene utilizzato per creare sensibilità all’alcol, che si traduce in spiacevoli sintomi fisici quando si beve. Ovviamente qualcosa che abbia una certa gradazione. Non certo l’acqua. Secondo il rapporto, i trattamenti farmacologici attuali per la dipendenza dall’alcol hanno però generalmente un’efficacia limitata a causa di problemi di compliance (adesione del paziente alla prescrizione del medico). Pertanto, le aziende farmaceutiche dovrebbero migliorare la compliance attraverso nuovi metodi di somministrazione dei farmaci, come formulazioni a rilascio prolungato.

RIDUZIONE - Un nuovo farmaco, selincro, in attesa di approvazione mira ad offrire un nuovo modello di trattamento concentrandosi su una riduzione del consumo di alcol, piuttosto che sulla totale abolizione. Sembra funzionare ma è ancora sotto osservazione. Nonostante la forte crescita del mercato delle terapie per la dipendenza da alcol negli ultimi otto anni, il rapporto indica che comunque il tasso di ricerca di una cura per le persone dipendenti dall’alcol resta relativamente basso rispetto al numero percepito di persone colpite. Forse a causa del fatto che la “dipendenza da alcol” è spesso mal recepita dai sistemi sanitari mondiali. Ma forse anche perché il business degli alcolici è talmente redditizio da… far chiudere non solo un occhio.] La dipendenza dall'alcol è una sfida
per politici, medici e aziende farmaceutiche
Tassi di recidiva elevati rendono l’abuso un avversario difficile da battere, nonostante la crescente consapevolezza sociale




(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)