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La Lilt stanzia 200mila euro in progetti contro il fumo

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La Lilt stanzia 200mila euro in progetti contro il fumo

Cinquantamila e 500 euro per il progetto "Basta, basta sigaretta"; altri 62 mila e 600 euro per dare "Scacco a Bacco, Tabacco e droghe

leggere". «E' il nostro preventivo stanziato per i programmi da realizzare con gli studenti nell'anno scolastico 2011/2012. Un budget basato

sul numero di scuole e iscritti coinvolti nel 2010». Salvatore Luberto, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Valle

d'Aosta, esprime il suo ottimismo. «Sono numeri importanti che, anche quest'anno, ci vedranno impegnati nella nostra incessante battaglia

contro il tabagismo».
Psicologici e volontari della Lilt sono intervenuti, lo scorso anno, in trenta plessi scolastici. In dettaglio, hanno incontrato gli alunni

di 9 scuole elementari, 14 delle medie inferiori e 7 delle superiori. La sensibilizzazione ha riguardato 113 classi, di cui 25 delle

elementari, 58 delle medie, 30 delle superiori per un totale di 2.097 studenti suddivisi in 255 alunni delle elementari, 1.161 delle medie e

681 delle superiori.
A ottobre ricominceranno i corsi per smettere di fumare. «Sono già 6 gli iscritti - anticipa Luberto -. Numero lusingante considerato che i

nostri gruppi non superano mai le 10/12 persone. E' una scelta determinata dalla volontà di garantire ad ogni partecipante un efficace

confronto con lo psicologo. E' possibile iscriversi fino al 10 ottobre, venendo di persona nella nostra nuova sede, in via Xavier de Maistre,

24, al piano terra oppure telefonando al (0165) 31331».
Corsi improntati sul metodo Lilt. Ovvero sull'approccio privo di terapie farmacologiche, qualora non sia stata appurata la presenza di

problemi sanitari correlati al fumo. «Parliamo di un metodo psico-comportamentale - sottolinea il presidente della locale Lega contro i

Tumori-. Intendiamo instaurare nei fumatori la responsabilità della propria salute con corretti stili di vita e con un'alimentazione mirata a

ridurre il desiderio di fumare». Salvatore Luberto si sofferma su questo importante capitolo scritto da esperti: «Alcuni cibi risultano un

facile tramite verso la sigaretta. Evitandoli si allontana la voglia di accenderla».
I corsi prevedono, inoltre, l'illustrazione di tecniche psicologiche per indurre un atteggiamento positivo rispetto alla soluzione del

problema. «Non dimentichiamo l'importanza dell'attività fisica», dichiara Luberto, puntualizzando alcuni particolari dei due progetti

scolastici: «Coinvolgono anche insegnanti e famiglie e hanno obiettivi correlati all'età dei ragazzi. "Basta, basta sigaretta" - spiega - si

rivolge al mondo dell'infanzia. Quale miglior veicolo delle proiezioni di cartoni animati per stimolare nei bambini una visione meno

affascinante del fumo?».
Smitizzare la malia esercitata dalle "bionde" è, da sempre, l'obiettivo prioritario inseguito da chi vorrebbe liberare il mondo dal fumo e

non solo.
Diverso il contenuto del progetto "Scacco a Bacco, Tabacco e droghe leggere". «Interessa gli adolescenti - riprende il presidente Luberto -

che vengono intrattenuti con dialoghi e video amatoriali girati da coetanei italiani e stranieri. Proiezioni volute per indurre forti

motivazioni a smettere di fumare o a non accendere mai la prima sigaretta».
Demolire l'attrazione verso il fumo e sostanze illegali, sminuendo anche i pericolosi luoghi comuni: "Fumano tutti. Perchè io no?" "Le canne

sono naturali". "Il Bacardi (aperitivo consumato, di preferenza, dai giovani ndr) non è alcolico. «Smantellare queste motivazioni può

ritardare la cosiddetta iniziazione alla sigaretta - dice Luberto -. I dépliant che distribuiamo nelle scuole e, in maniera indiretta, alle

famiglie, contengono preziosi suggerimenti e importanti documentazioni per aumentare la resistenza del singolo di fronte alle pressioni del

gruppo», conclude il presidente della Lilt Valle d'Aosta.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)