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La malattia del gioco d'azzardo: parla lo psichiatra

La malattia del gioco d'azzardo: parla lo psichiatra

QUANDO GIOCARE DIVENTA UNA MALATTIA

La Ludopatia o gioco d’azzardo patologico (GAP) è una vera e propria patologia, una dipendenza che, stando ai dati forniti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), coinvolge circa il 5% della popolazione adulta, ovvero due milioni e mezzo di italiani. Se per alcune persone tentare la fortuna al gioco è un semplice passatempo, per altri può sfociare in un desiderio compulsivo difficile da controllare e tenere a freno.Noi abbiamo incontrato il dr Antonio Cantelmo Psichiatra con il quale abbiamo affrontato questo drammatico problema sociale di oggi.


La ludopatia è una malattia a tutti gli effetti?

“Si la ludopatia o (GAP) è una vera e propria patologia (o meglio una grave psicopatologia), è una dipendenza senza sostanza che stando ai dati dell’OMS coinvolge circa il 5% della popolazione adulta, due milioni e mezzo di italiani”.


Come si manifesta ?

“Se per alcune persone tentare la fortuna al gioco è un semplice passatempo, per altri (i ludopatici) può sfociare in un desiderio compulsivo difficile da controllare e tenere a freno; Non possono fare a meno del gioco”.


Come ci si ammala ?

“Direttore, per gioco o per follia inizia questo calvario, perché di un calvario si tratta, si ci si ammala giocando”.


Si può prevenire ?

“Qualsiasi gioco può creare dipendenza, quindi occorre non sottovalutare l’abitudine al gioco. E’ vitale informare ed educare le persone sul rapporto da instaurare con il denaro ed il gioco. Si può fare prevenzione coinvolgendo i bambini e i giovani, visto che il primo approccio con il gioco avviene proprio durante l’adolescenza (bisogna sensibilizzare i dirigenti scolastici, il corpo insegnante, le famiglie, la società tutta, il clero).”


Ha dei costi per il Servizio nazionale ?

“La ludopatia è un disturbo del comportamento, pertanto ha delle gravi conseguenze sulla vita sociale, professionale del soggetto che ne viene colpito, ergo ha dei costi altissimi (quindi) sul Servizio Sanitario Nazionale. Solo assecondando questo irrefrenabile desiderio di gioco, il ludopatico si sente “meglio”. Se non riesce a giocare diventa irascibile, aggressivo, depresso, fobico, ha crisi di astinenza che si manifesta con vomito, mal di testa e tremore generalizzato”.


Quali sono i principali disagi per chi vive vicino a un ludopatico?

“Nella maggior parte dei casi queste persone non si rendono conto di avere un problema, fino a quando cominciano a perdere il lavoro e gli affetti familiari. Solo allora si decidono a chiedere aiuto per uscire dal tunnel in cui sono entrati. Qui entra in gioco il disagio travagliato della famiglia che non sa cosa fare, a chi chiedere aiuto, dove reperire i fondi per colmare i danni economici causati dal familiare (usura) “.


Se è una malattia esiste una terapia ?

“Ci sono dei percorsi terapeutici (psicoterapeutici di tipo cognitivo-comportamentale) grazie ai quali si aiuta il soggetto ad affrontare il problema, uscendo dal penoso stato di dipendenza in cui si trova. Il giocatore compulsivo viene coinvolto in incontri individuali e di gruppo che hanno l’obiettivo di ricucire i rapporti familiari deteriorati e quelli professionali interrotti”.


Si può guarire ed in quanto tempo ?

“La guarigione da questa “malattia” richiede tempi abbastanza lunghi. I programmi di recupero sono personalizzati e svolti in equipe (psichiatri, psicologi, esperti di finanza ed economia; purtroppo non sempre si ottengono i risultati che ci si prefiggono e che si auspicano, anche a causa di recidive (ricadute nel perverso vortice)”.


Lei ha avuto in cura qualche paziente, ci può raccontare qualche retroscena del quale lei è rimasto colpito ?

“Si ho avuto 5 casi, 3 dei quali si sono risolti positivamente, nel quarto caso sono riuscito a contenere i danni, nel senso che il ludopatico dopo la terapia è riuscito a limitare i danni limitandosi abbastanza con il gioco, nel 5° c’è stato un flop poiché a distanza di 2-3 anni il paziente ha ripreso le sue irreversibili abitudini ludopatiche”.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.italianews24.net/quando-giocare-diventa-una-malattia-video/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)