La moda del momento: happy hour e anoressia
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La “moda” del momento: happy hour e anoressia
Sull’esempio di celebrità come Paris Hilton e Britney Spears, sempre più numerose sono le giovani italiane tra i 14 e i 18 anni a darsi alla “anoressia da happy hour”, pronte a rinunciare al cibo pur di poter bere alcolici senza freni con gli amici. Il digiuno, infatti, compensa l’apporto di calorie legato all’assunzione di ingenti quantità di alcool e lo zucchero contenuto nei cocktail dà un senso di sazietà che annulla la fame. Questa nuova “moda” è stata chiamata “drunkoressia” (da “anoressia” e “drunk”, ubriaco) da alcuni giornalisti del New York Times che utilizzarono per la prima volta il termine per indicare il pericoloso mix di digiuni e “shottini” sempre più in voga tra le teenager americane.
È considerata una variante dell’anoressia ma se ne differenzia in quanto la motivazione principale della condotta drunkoressica non è la volontà di dimagrire, bensì di arrivare all’happy hour a stomaco vuoto per accelerare gli effetti dell’alcool e raggiungere, così, quella euforia e quel divertimento che, diversamente, sarebbe difficile provare. Magre e ubriache “da morire”. I danni sono devastanti e sono gli stessi che derivano dall’anoressia e dall’uso sconsiderato di alcolici in età adolescenziale: osteoporosi, alterazioni cardiache, amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), neuropatie, tremori, danni al fegato e, nel tempo, al cervello.
La colpa non è solo dei modelli negativi diffusi nelle società occidentali, che agirebbero piuttosto da innesco di una bomba che si costruisce lentamente negli anni attraverso percorsi individuali e familiari generatori di disagi, insicurezze, paure e difficoltà relazionali.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)