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La moda dell'apericena? Una iattura per il cuore

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Consumi: nutrizionista, moda apericena? Una iattura per il cuore
 


Roma - In Italia tre giovani su quattro rinunciano alla cena a favore dell'aperitivo, o meglio dell'apericena, che offre un buffet piu' ricco, un prezzo piu' economico e, soprattutto, fa tendenza. Rinunciare al pasto a casa - sostengono molti - e' un'occasione per socializzare e mangiare meno. Niente di piu' sbagliato: secondo la nutrizionista Pamela Ciampolillo, contattata da Agi, "spiluccare riduce la percezione della quantita' di cibo, ma si finisce per introdurre piu' calorie di quante se ne assumono in una cena normale".


Non solo. L'apericena, specie se consumato una volta a settimana, non solo fa ingrassare, ma e' dannoso per il cuore. "In genere durante questi incontri si abbinano alcolici o superalcolici a "sfizi": rustici, pizzette, tramezzini e altre leccornie. Cibi, dunque, ricchi di grassi saturi, di origine animale e tra i piu' nocivi per l'apparato cardio-circolatorio " spiega ancora Ciampolillo.


"L'alcol abbinato a questo tipo di cibi ricchi di grassi e zuccheri aumenta l'assorbimento di zuccheri semplici. Un connubio poco felice". A stomaco vuoto, inoltre, gli alcolici vengono assorbiti molto piu' velocemente, e "parliamo di 200-300 calorie per ogni cocktail. Calorie 'a vuoto' che non verranno quindi sfruttate per produrre energia". E se proprio non si vuole rinunciare all'apericena, meglio allora ridurlo a una volta al mese e scegliere "verdure grigliate, spiedini di frutta, succhi, una manciatina di frutta secca".


https://www.agi.it/cronaca/notizie/consumi_nutrizionista_moda_apericena_una_iattura_per_il_cuore-201410171429-cro-rt10126


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)