La parola dei medici di famiglia: attenzione al consumo di alcolici
Federazione Italiana Medici di Famiglia: attenzione al consumo di alcolici
«Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia: del doman non v'è certezza». Cantava Lorenzo De' Medici. Cantava la gioventù e la sua fugacità. Ed esortava a godere dei piaceri della vita finché l'età ed il fisico lo consentivano. Beh devono averci preso davvero gusto i ragazzi. Che in secoli di storia sono passati dal divertimento godereccio al vizio vero e proprio.
E' di questi giorni un dossier condotto dalla CNN e dedicato alle conseguenze nel lungo periodo delle cattive abitudine giovanili. Fumo, alcol, sesso non protetto, droghe ed alimentazione sregolata. Questi i principali fattori rischio. Tutti responsabili di gravi problematiche in tarda età. La nicotina, nel migliore dei casi, può favorire l'insorgenza di affanno e tosse, meglio conosciuti come Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Un reiterato uso di alcol da luogo ad una progressiva degenerazione dello stato di salute del fegato. Rapporti sessuali non protetti sono tra le principali cause dell'epatite, patologia che, tra l'atro, si caratterizza per una lunga fase di incubazione, e quindi può manifestarsi molto tardi. Il mondo della droga e le sue ripercussioni sono argomenti così tanto dibattuti che non c'è neanche bisogno di dilungarsi. E gli amanti del cibo spazzatura non sono in condizioni migliori. Intestino e stomaco vengono messi fortemente a rischio da regimi alimentari estremi.
«Un 50enne che dipende da alcol o droga da quando aveva 20 anni - dichiara Fiorenzo Corti, portavoce della Federazione Italiana Medici di Famiglia - deve semplicemente smettere, e poi rivolgersi a uno specialista. Non ci sono strade diverse da seguire, se si vuole recuperare qualcosa».
Per quanti invece, pur nascondendo qualche scheletruccio nell'armadio, hanno detto addio col passare degli anni alla vita viziosa, il percorso è molto più semplice. Tanta attività fisica, una dieta a base di verdure, pesce e carne, ma soprattutto basta sigarette. Per quanto riguarda il bere, passi pure un bicchiere di vino rosso, ma non più di una volta al giorno.
Per tutti, comunque, il primo passo da compiere è lo stesso: una check-up approfondito con annesse analisi del sangue e successivamente una visita specialistica mirata al vizio a cui , in gioventù, si era soggetti. E a quanto pare, questo tipo di comportamento è sempre più seguito dalla generazione degli "anta". «Oggi c'è molta più consapevolezza - spiega Corti - è in continua crescita il numero degli uomini e delle donne che a 50 anni si ricordano di avere un medico e cominciano a prendersi cura della propria salute. Il vizio più difficile da eliminare tuttavia resta il fumo. Alle droghe si rinuncia, all'alcol anche, ma la sigaretta è sempre molto difficile da abbandonare». Quindi, ragazzi, voi che potete ancora porre rimedio, siate pure lieti della vostra gioventù, l'età più bella che potrete mai vivere. Ma un occhio al futuro buttatelo sempre.