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La proposta del MOIGE: "Alcol e fumo vietati fino a 18 anni"

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"Alcol e fumo vietati fino a 18 anni"
Dati preoccupanti dallo studio dell'Università La Sapienza su oltre 2000 adolescenti. Il Moige: modificare la legge che consente l'acquisto

ai sedicenni.
Fumo, alcol, scommesse. Ma anche videogames non adatti e pornografia. Sono i cinque ambiti «trasgressivi» per i minorenni di cui si è

occupato lo studio promosso dal Movimento italiani genitori e condotto dall'Università La Sapienza su un campione di 2075 studenti tra gli 11

e i 18 anni in 102 scuole italiane. Dati allarmanti per comportamenti sempre più diffusi tra gli adolescenti che hanno portato il Moige a

formulare alcune proposte e soprattutto una richiesta ben precisa: elevare il «divieto di accesso» ad alcol e fumo a 18 anni. E almeno per le

sigarette esiste già una proposta di legge bipartisan a Palazzo Madama. La ricerca «Vietato Non Vietato», illustrata ieri alla presenza del

presidente del Senato Renato Schifani, è stata effettuata attraverso un questionario di 200 domande e fotografa la situazione dal punto di

vista dei giovani italiani. Il quadro che ne emerge non è confortante: «I comportamenti a rischio sono sempre più frequenti e allarmanti - ha

detto Maria Rita Munizzi, presidente del Moige - La normativa è chiara, in alcuni casi va migliorata, ma è spesso disattesa». Due le strade

indicate: l'innalzamento del divieto di vendita e consumo di alcol e sigarette a 18 anni e maggiori controlli, finora pressoché inesistenti,

con sanzioni più severe ed efficaci nei confronti dei commercianti che vìolano le regole. Tali proposte derivano dai numeri dell'inchiesta,

che del resto confermano con dati scientifici quanto è già sotto gli occhi di tutti. Solo il 7% di ragazzi tra i 16 e i 18 anni affermano di

non aver mai bevuto alcolici. Ad aver provato l'ebbrezza dell'alcol sono invece 5 giovani su 10 nella fascia tra 11 e 13 anni, 8 su 10 tra i

14 e i 18. L'8% dei giovani tra 14 e 16 anni riferisce di aver bevuto alcolici almeno 2 o 3 volte la settimana negli ultimi due mesi. Quanto

al fumo, 3 su 10 alle medie e 6 su 10 alle superiori hanno fumato almeno una volta. Tra 14 e 18 anni il 29% si definisce fumatore abituale.

La situazione appare meno preoccupante per i giochi con vincite in denaro mentre è diffusissima l'abitudine, soprattutto tra ragazzi delle

medie, a utilizzare videogames classificati 18+. In questo caso siamo di fronte a una semplice raccomandazione che rivela tutta la sua

inefficacia. Quanto alla pornografia, l'ampia disponibilità sul web ha portato ad annullare le barriere che potevano ostacolare l'accesso dei

minori a tale materiale. Lo studio evidenzia come i comportamenti trasgressivi siano favoriti in ragazzi i cui genitori danno scarsa

importanza ai divieti. Per questo, come ha sottolineato anche Schifani, «a tali comportamenti bisogna contrapporre idee e atteggiamenti

positivi. Una prevenzione fatta di persuasione e dialogo per creare un clima di fiducia tra genitori e figli».
Andrea Acali


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)