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La proposta di Garattini: "Niente fumo nei parchi pubblici"
Il direttore dell'Istituto Mario Negri chiede un intervento al prossimo sindaco di Milano: "Si segua l'esempio di New York".
Milano - "Divieto di fumare nei parchi e nei luoghi pubblici all'aperto". La richiesta ha una voce autorevole, quella di Silvio Garattini,

direttore dell'Istituto Mario Negri: "Questa potrebbe essere la prima azione al prossimo sindaco di Milano. Non credo alle misure graduali

per questo tipo di dipendenza. Bisogna adottare rimedi drastici". Insomma guerra totale ai tabagisti.
L'idea è già stata messa in atto in altre importanti metropoli, come New York, Madrid o Barcellona - al Camp Nou è proibito accendersi una

sigaretta durante la partita - e ha portato a risultati importanti e significativi. Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio Fumo,

alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità, osserva i dati ed elogia questo provvedimento: "Nella grande mela c'è stata una netta

diminuzione dei fumatori. Si è registrato un calo tra il 20 e il 30%. Per prima cosa andrebbe aumentato il prezzo delle sigarette: in Italia

i giovani non sono scoraggiati ad iniziare. Sarebbe un vero investimento per la salute e per l'economia: per ogni euro che i Monopoli

incassano dalle sigarette, se ne spendono 3 in cure".
Bocciata invece, almeno per ora, la sigaretta elettronica. Garattini offre una linea garantista: "I dati non sembrano favorevoli. Ma se non

si sperimenterà su larga scala saranno sempre risultati parziali". Più critica la posizione di Zuccaro: "Utilizzarla non aumenta la

probabilità di smettere di fumare. Alcuni lavori sono già stati pubblicati, e altri ne arriveranno. Meglio rivolgersi ai centri anti-fumo o

ai medici di famiglia".