La realtà giovanile oggi: alcool nei locali e droghe nei parchi
La realtà giovanile oggi: alcool nei locali e droghe nei parchi
Quello che è emerso dal rapporto studiato tra giovani e dipendenza da alcool e droghe è significativo, e indicativo, della
realtà sociale dei nostri ragazzi oggi: i locali pubblici restano il principale luogo di consumo di alcool, come testimonia
il 79,6% dei giovani tortonesi intervistati, mentre per il consumo di droga i punti di riferimento sono i parchi o le vie più
isolate della città, spesso nelle ore serali. Altro dato importante è rappresentato dalla motivazione che spinge i ragazzi ad
avvicinarsi a queste sostanze in maniera continuativa, fino a divenatarne dipendenti: spirito di emulazione, in primis, e a
seguire voglia di "fare nuove esperienze", forse per sentirsi più grandi.
Questi sono i dati del progetto di ricerca, presentato lo scorso sabato, dopo due anni di attività, avviato dalla Caritas
diocesana di Tortona, sui giovani e le dipendenze da droga o alcool. Sono il risultato di un'accurata e documentata ricerca,
svolta dalla diocesi in collaborazione con varie istituzioni ed enti del territorio, tra cui Csva (Centro Servizi per il
Volontariato), Comune di Tortona, Provincia di Alessandria, Consulta giovani del Comune di Tortona, Servizio Civile
Volontario Nazionale, Ser. T, Asl Alessandria, Cisa (Consorzio Intercomunale di Servizi per l'Ambiente).
L'indagine è stata condotta su un campione di più di 300 adolescenti delle scuole tortonesi, su una quindicina di gestori di
locali pubblici e una sessantina tra amministratori locali, parroci e rappresentanti delle forze dell'ordine e dei servizi
socio-assistenziali, attraverso questionari e testimonianze dirette. Il dossier prodotto evidenzia sia i numeri che le
ragioni sociali di questo disagio, sepre più consolidato tra gli adolescenti del nuovo millenio, che serve alla comunità
tortonese per monitorare la realtà giovanile del proprio territorio.
I dati di questo progetto sono stati presentati dal vicedirettore della Caritas, Moreno Baggini, dalla responsabile
dell'indagine, Valeria Morgavi, dalla ricercatrice dell'Università di Torino che ha contribuito alla realizzazione del
dossier, Stefania Novello e dal giudice del tribunale dei minori, sempre di Torino, Simone Fader che hanno rappresentato, con
il loro interessamento, un contributo importante per arrivare ad una risoluzione di questo diasagio sociale.