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La Scandinavia e l'abuso di alcol

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La Scandinavia e l’abuso di alcol


Influisce sul lavoro, sulla crescita dei figli, sulla salute ma anche sui bilanci statali. È l’abuso di alcol, un fenomeno che in Scandinavia finisce per lasciare spesso un segno sulla vita delle persone.


La Finlandia fa parte del gruppo. Secondo un sondaggio condotto a luglio dall’Associazione Finlandese per la prevenzione dell’abuso di droghe, chiunque nel paese può dire di conoscere una persona con problemi legati al consumo di alcol: che sia un familiare, o un amico, oppure un collega.


In Danimarca lo scorso giugno il governo si è impegnato a dare assistenza ai bambini che crescono in famiglie dove ci sono problemi di alcol: su una popolazione di 5 milioni e mezzo di abitanti, sarebbero in 120.000 a trovarsi in situazioni del genere. Le statistiche mostrano che per loro aumenta il rischio di sviluppare sindromi depressive. E se i genitori alzano spesso il gomito, è più probabile che da grandi anche i figli finiscano per fare lo stesso.


In Finlandia la crisi economica che ha colpito il paese ha inciso anche sulla vendita di birra e vodka, tanto che nel 2013 nelle casse statali sono entrati 93 milioni di euro in meno di introiti legati alle tasse sull’alcol rispetto alle attese del governo. Ma c’è chi punta i riflettori su altre cifre, mostrando come l’alcol faccia più male che bene anche ai bilanci pubblici. Ogni anno le conseguenze dirette o indirette dell’eccesso di birra e liquori fanno spendere alla Finlandia qualcosa come sette miliardi di euro, ha calcolato l’ Associazione Finlandese per la prevenzione dell’abuso di droghe. Ecco perché sono in molti a chiedere ai governanti di assumere un atteggiamento meno moralistico e più pragmatico.


L’alcol ad esempio accorcia le carriere lavorative. Una ricerca pubblicata in Finlandia a maggio ha svelato che in un terzo degli uffici del paese è capitato di incrociare dipendenti con gli effetti di un dopo sbornia. La maggior parte dei 200 dirigenti d’azienda intervistati dalla Gallup ha confessato di essersi trovata di fronte a situazioni del genere. Sette su dieci lamentano il fatto che a conti fatti sono le aziende a pagare il prezzo legato all’abuso di alcol.


In Norvegia i numeri sono in crescita. Rispetto a vent’anni fa il consumo di alcol è aumentato del 40 per cento, stando ai risultati condotti dall’istituto di Sanità. E questo nonostante i prezzi di vino, birra e liquori in Norvegia siano tra i più alti al mondo a causa delle tasse. A Oslo e dintorni spesso si aggira il problema andando a fare la spesa in Svezia, dove gli alcolici costano meno.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.termometropolitico.it/131373_scandinavia-abuso-alcol.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=scandinavia-abuso-alcol


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)