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La Sicilia e il gioco d'azzardo, tra nuovi casinò e l'esplosione dell'online

La Sicilia e il gioco d'azzardo, tra nuovi casinò e l'esplosione dell'online

La Sicilia e il gioco d’azzardo, tra nuovi casinò e l’esplosione dell’online

Roulette, slot machine, blackjack, poker, ma anche gratta e vinci, lotterie e le immancabili e sacrosante, soprattutto nel weekend e nel periodo del campionato, scommesse sportive: tanti nomi, tanti giochi che rappresentano i componenti e gli elementi essenziali del grande mondo del gioco d’azzardo. Gli italiani oramai sono sempre più giocatori. A dimostrarlo sono i dati: il gambling rappresenta ben il 4% del PIL e sono ben 8 i miliardi guadagnati dallo Stato. E nel 2015 le previsioni parlano di una cifra attorno ai 10 miliardi.

La febbre non ha risparmiato alcuna regione italiana e le istituzioni locali si sono messe in moto per cercare di regolamentare in maniera chiara e dettagliata il fenomeno, tentando di evitare che si creino frange illegali e dipendenze.

Parlando della Sicilia, in base ad uno studio recente sul settore, si può dire che le famiglie investono nel gioco d’azzardo addirittura il 6,5% del proprio reddito. Inoltre sono tantissimi i giovani che si avvicinano al gambling: nella provincia di Catania, il 64% dei ragazzi compresi tra i 16 e i 20 anni, giocano d’azzardo. Purtroppo in questa regione è molto presente la piaga della ludopatia. Si stimano ben 88mila giocatori patologici e, nella sola provincia di Ragusa, sono 4500 le persone affette da dipendenza. Ed è sulla base di questi numeri che è stato organizzato un tour di sensibilizzazione a cura della psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Perilli, autrice del libro “Giocati dall’azzardo. Mafie, illusioni e povertà”, un titolo che non necessita di ulteriori spiegazioni.

Ma c’è un qualcosa a cui l’economia siciliana deve molto e a cui il gioco d’azzardo può essere, sotto alcuni aspetti, strettamente connesso. Stiamo parlando del turismo. Basta infatti pensare al casinò di Montecarlo, che attira ogni anno migliaia e migliaia di giocatori in quel del Principato. Ed è per questo che la regione Sicilia e le amministrazioni locali chiedono norme chiare e precise riguardo all’apertura di nuove sale da gioco. Si pensa a Taormina e Palermo, ma anche Ragusa è una possibile sede. Se ne parla da un po’ di tempo e chissà che, prima o poi, l’idea non si trasformi in una concreta realtà, rendendo possibili ulteriori guadagni anche nel settore turistico, tramite room dedicate al poker, al blackjack e agli altri giochi classici, capaci di attirare le attenzioni di una precisa nicchia di viaggiatori che spesso sceglie la vicina Malta.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://ilmattinodisicilia.it/15524-la-sicilia-e-il-gioco-dazzardo-tra-nuovi-casino-e-lesplosione-dellonline/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)