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La sigaretta manda in fumo anche il cervello?

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La sigaretta manda in fumo anche il cervello?

Fonte: Age and Ageing


Titolo originale e autori: Dregan A, Stewart R, Gulliford MC. Cardiovascular risk factors and cognitive decline in adults aged 50 and over: a population-based cohort study.-Age Ageing. 2012 Nov 25.


Che fumare faccia male alla salute è ormai noto. Che faccia male oltre alla salute di cuore, polmoni e arterie, anche a quella del cervello è il risultato di uno studio inglese, da poco pubblicato sulla rivista Age and Ageing. Lo studio ha preso in esame quasi 9.000 soggetti dai 50 anni in su che hanno partecipato ad uno studio longitudinale sull'invecchiamento (Elsa). I ricercatori del King College di Londra hanno misurato le capacità cognitive dei partecipanti utilizzando test neuropsicologici, in tre momenti diversi dello studio (all'inizio, dopo quattro e dopo otto anni).
I risultati sono stati poi incrociati con i dati raccolti nel corso della ricerca, riguardanti la salute cardiovascolare e lo stile di vita dei soggetti. Dall'elaborazione dei dati è emerso che coloro che avevano un maggior numero di fattori di rischio per infarto e ictus presentavano anche un accentuato declino cognitivo alla fine dello studio. Analizzando i singoli coefficienti attraverso l'analisi statistica, gli esperti hanno scoperto che il fattore maggiormente correlato al rischio di demenza e di Alzheimer era proprio il fumo di sigaretta. I soggetti che fumavano hanno infatti mostrato, nel corso delle valutazioni, la compromissione di memoria, attenzione, capacità di apprendimento, abilità linguistica e altre capacità cognitive, molto più precocemente rispetto ai non fumatori, ed in misura molto consistente con l'esordio di una demenza. Secondo gli autori questi risultati dovrebbero seriamente far riflettere sull'importanza di modificare il proprio stile di vita per non incorrere in un invecchiamento precoce del cervello, prevenendo i fattori di rischio evitabili, il fumo in primis.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)