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La sigaretta, non solo una questione di fumo

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La sigaretta, non solo una questione di fumo
Il fumo, tra illusioni e realtà. E' stato questo il tema innovativo, in quanto trattato per la prima volta, della conferenza

organizzata lo scorso 24 febbraio dal Panathlon Club di Molfetta nella sala stampa di Palazzo Giovene, affollata nonostante

le precarie condizioni meteorologiche.
Relatore della serata è stato Francesco Ciccolella, trentunenne medico odontoiatra molfettese, che ha già maturato una

specifica preparazione attraverso la partecipazione a numerosi Corsi di formazione e di perfezionamento.
Partendo dalle origini del fumo, il Dott. Ciccolella è arrivato all'epoca moderna sviscerando con una serie di slide alcuni

dati impressionanti sull'uso delle sigarette e sulle sue conseguenze nefaste.
Sono più di seimila miliardi - spiega il comunicato dell'associazione sportiva - le sigarette fumate in un anno, mentre i

fumatori sono un miliardo e cento milioni con una media di circa 1660 sigarette fumate annualmente da ciascun adulto. In

Italia i fumatori sono circa 13 milioni, ai quali bisogna aggiungere anche i fumatori passivi, tra cui ben quattro milioni di

bambini dei quali ben un milione e mezzo hanno meno di cinque anni.
«Le sigarette - ha affermato Ciccolella - contengono nicotina, irritanti e ossidanti, monossido di carbonio e circa 4.000

componenti cancerogeni. Quando accendiamo la sigaretta abbiamo un abbassamento delle difese immunitarie e la proliferazione

dei batteri, i cui effetti negativi continuano da 5 a 10 anni dopo aver smesso di fumare. E fumare ad un'età inferiore ai

tredici anni è ancora più grave perché i ragazzi non hanno ancora sviluppato le difese immunitarie.
La nicotina crea una forma di dipendenza dal fumo, difficilmente superabile, che determina un aumento del rischio di

sviluppare tumori, ma anche un aumento del rischio di sviluppare vasculopatie, infarto del miocardio, enfisema, cirrosi,

ulcera gastrica».
Ma vi sono anche altre conseguenze più o meno pericolose del fumo tra cui le malattie gengivo-parodontali, carie e gengivite,

lingua villosa, schisi del labbro e del palato (che colpiscono i bambini quando le madri fumano in gravidanza), alitosi,

calcolosi, lesioni da tabacco masticato.
Sicuramente più pericolose si rivelano la leucoplachia, il carcinoma orale, il carcinoma del labbro ed il carcinoma della

guancia. che comportano un intervento chirurgico.
«Per farla breve - ha concluso il medico - il fumo accorcia la vita di ben 8/16 anni e nel mondo ogni anno si contano tre

milioni di vittime del fumo!».
Per quanto riguarda gli sportivi potrebbe sembrare ad un primo impatto che non c'è alcuna connessione tra fumo e sport, ma

non è così: infatti, il fumo è incompatibile con l'attività sportiva perché riduce la prestazione fisica e di conseguenza l'

atleta non può e non deve fumare.
Pertanto è più che mai necessario fare prevenzione in tutti gli ambienti sociali, impedire l'acquisizione dell'abitudine al

fumo sopratutto tra i giovani, indurre i fumatori a ridurre o meglio ancora a smettere di usare il tabacco.
Al termine della relazione sono seguiti gli interventi del pubblico: quindi, prima di ringraziare il relatore e di

consegnargli la targa ed il crest del Club, il Presidente Nicolò de Robertis con la collaborazione della cerimoniere

Elisabetta Petruzzella ha dato il via alla formale investitura di un nuovo socio, il dott. Corrado la Martire, con un

curriculum sportivo di atleta e di arbitro di pallacanestro, ed alla consegna dei segni di appartenenza al Panathlon:

distintivo, gagliardetto e crest.