La situazione in Centro è degenerata.
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Le notizie degli ultimi giorni hanno lasciato sgomenti molti cittadini: sarebbe troppo facile generalizzare; parlando dei bei tempi andati o incolpando tutti gli immigrati; oppure creare un gratuito, anzi dannoso, allarmismo; noi invece vogliamo porre l'accento su chi ha colpevolmente lasciato che la situazione del quartiere Centro degenerasse fino a questo punto. Avevamo già denunciato il crescente degrado di questo quartiere, negli ultimi anni e sotto questa amministrazione in carica, che non sembra capace di porre un freno ai fenomeni legati alla droga, all'alcolismo ed alla criminalità, e sta progressivamente perdendo il controllo delle zone più belle della città. Lo spaccio ed il consumo di droga non sono efficacemente contrastati: si diffondono nei salotti migliori come nei tuguri, nei locali dello «sballo» come davanti alle scuole, nelle case private così come all'aperto nelle Piazze, fin sotto il Municipio! Eppure il messaggio che generalmente è arrivato è stato quello del lassismo e della tolleranza, invece che del contrasto e della repressione del fenomeno della droga. Si è tardivamente intervenuti con il palliativo delle multe a consumatori e spacciatori: noi non difendiamo nessuna di queste categorie, è giusto che paghino il dovuto; ma non è una multa che risolverà il problema; e, soprattutto, il Comune e le forze dell'ordine sono state pubblicamente sbeffeggiate, mercoledì sera in Piazza delle Erbe, su questa questione. E l'autorità, in questioni così delicate e pericolose, non può permettersi di cadere nel ridicolo.
Durante la serata, per di più, vi è stata la vile aggressione ad un assessore provinciale, da parte dei facinorosi che, drogandosi in gruppo in piazza, pensavano di averla occupata a proprio uso e consumo, e di poterne liberamente disporre al di fuori di qualunque legge. Così doveva pensarla anche il gruppo di ubriachi che sabato sera, ad un'ora non certo tarda, in una strada non certo secondaria, in un posto non certo mal illuminato o poco frequentato, ha aggredito una coppia di giovani, a scopo di molestia e di rapina: la legge non si fa più rispettare, e le grida manzoniane non possono salvare né un'autorità in balia degli eventi né i comuni cittadini costretti a subire questi eventi. Italiano, veneto, il primo gruppo, in massa; romeno, pare, il secondo, molto più ridotto.
I comportamenti incivili, se non criminali, vengono dunque da qualsiasi nazionalità, e diremmo anche da qualsiasi età; il Centro, che era stato a fatica ripulito in anni passati, restituendo al vivere civile zone come il Prato della Valle, è di nuovo in balia dei peggiori personaggi, e lasciato a degradarsi lentamente.
I problemi generati dalle serate dello spritz nelle Piazze e nel Ghetto non sono stati mai realmente affrontati per una soluzione concreta, ma si attende che spariscano, come scompare una moda; quelli della zona tra la stazione ed il fiume sono ancora pienamente presenti, e si stanno anzi manifestando ormai anche oltre, verso i giardini dell'Arena; il Prato della Valle è ritornato ad essere teatro dello spaccio di droga, l'accattonaggio molesto continua a interessare gran parte del quartiere, ed il Portello continua a vivere nei suoi vecchi e gravi problemi di criminalità. È dunque necessario un cambio di registro nell'amministrazione, dove il rigore della legge prevalga su lassismo, ed il lavoro per risolvere le questioni aperte sul populismo.