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News di Alcologia

La testimonianza: «Ho paura, la sera non esco e la mattina devo raccogliere la loro sporcizia»

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«Ho paura a rientrare la sera e per questo sono oramai mesi che non esco più se non viene qualche amica a prendermi e ad accompagnarmi». A parlare è una donna, vedova, residente nel condominio Trento. «Abbiamo provato di tutto. Io ho anche cercato di parlare con alcuni di quei ragazzi spiegandogli che nessuno avrebbe detto nulla se loro, pur restando sotto il portico, avessero abbassato la voce, evitato di bere e soprattutto si fossero comportati in maniera migliore. Parole al vento. Di tutta risposta sono stata apostrofata come una rompi scatole (è stato utilizzato un eufemismo ndr.). Non credo mi abbiamo neppure capito perchè erano tutti ubriachi, cosi come lo sono ogni giorno». La miscela diventa poi esplosiva quando ai tossicodipendenti locali si aggiungono anche gli stranieri sbandati, alcolizzati e alcuni con problemi di droga. «Non c'è alcuna possibilità di parlare con loro. Ti aggrediscono subito verbalmente e qualcuno fa anche paura. Gli schiamazzi vanno avanti sino a notte fonda e adesso con l'estate quasi sino all'alba». Ma questa è solo una parte della storia. «È vero - va avanti la donna - perchè poi c'è da raccontare quello che troviamo la mattina. Quando va bene bottiglie rotte e pipì su tutti gli usci di ingresso. Quando va male sangue, siringhe, escrementi anche dentro l'androne del condominio, oltre al vomito e alla sporcizia. Più volte ho pulito le scale».
Testimonianza quella della donna che verrebbe confermata dalle immagini riprese dalla telecamera del Comune. Il gruppo di tossicodipendenti arriva più o meno a metà pomeriggio, già con le birre in mano. Poco dopo ci sono i primi stranieri che si aggregano. Insieme si siedono sui marciapiedi di piazza Costantini (le panchine sono state tolte da tempo) e il passatempo è quello di bere e urlare. Una situazione che va avanti sino a tarda ora e che a volte è intervallata anche da risse tra loro.