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La violenza è di gruppo: denunciati 3 studenti

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La polizia ha subito individuato i giovani accusati dalla diciassettenne di molestie sessuali ad una festa.
I vicentini già segnalati alla procura per i minorenni rischiano condanne severe. Nuovi testimoni in questura.
Sono stati già individuati i responsabili delle pesanti molestie sessuali a carico della studentessa. La squadra mobile della questura li ha denunciati alla procura per i minorenni di Venezia per violenza sessuale di gruppo su minorenne, e se resterà in piedi l'impianto accusatorio rischiano condanne esemplari. Si tratta di tre amici di 16 anni, tutti studenti vicentini, figli di buone famiglie, che nella serata di venerdì avrebbero approfittato durante una festa di una quasi coetanea, una studentessa vicentina di 17 anni.
Il caso era scoppiato sabato, quando la ragazza - figlia di professionisti - si era rivolta in questura per sporgere denuncia.
In base a quanto era stato ricostruito, la vicentina venerdì sera era uscita con alcuni amici per passare qualche ora in centro città, fra corso Palladio e qualche bar. Lì aveva incontrato altri ragazzi, amici di amici, i quali l'avevano invitata assieme alle amiche ad una festicciola - una decina di persone in tutto - a casa di un sedicenne, che vive in centro città e che aveva la disponibilità dell'abitazione perché i genitori erano usciti a cena.
La serata era proseguita con un po' di musica, quattro chiacchiere e - pare - parecchi alcolici, ai quali non si sarebbe sottratta nemmeno la studentessa.
Verso le 23 alcuni giovani hanno salutato gli amici e si sono avviati verso casa, mentre la studentessa, assieme a poche altre persone è rimasta nell'appartamento.
Quando il padrone di casa l'ha invitata in camera sua non ha avuto da obiettare, anche perché la scusa era innocente. In realtà - in base a quanto denunciato dalla vicentina, che inizialmente pareva confusa perché ancora sotto choc ma che con il passare delle ore ha ricostruito nel dettaglio l'accaduto - il padrone di casa e altri due sedicenni l'avrebbero costretta a compiere atti sessuali. La giovane, tenuta bloccata per un polso, è stata per lunghi minuti in balia del terzetto, che l'ha in parte spogliata.
La giovane, poi, è riuscita a rivestirsi e si è allontanata, per arrivare puntuale all'appuntamento con i genitori che erano andati a prenderla in centro a mezzanotte.
Inizialmente la studentessa, vergognandosi dell'accaduto, non ha detto nulla ai suoi, ma poco dopo essere arrivata a casa, sconvolta per quello che era stata costretta a fare, ha spiegato tutto in lacrime a mamma e papà.
I genitori hanno cercato di calmarla e l'hanno accompagnata al pronto soccorso del S. Bortolo. La giovane è stata calmata e medicata; per una lieve lesione al polso guarirà in qualche giorno, mentre per riprendersi dalle ferite dell'animo servirà certo più tempo, oltre a tanto affetto e comprensione.
È stata la psicologa dell'ospedale, che ha sentito il racconto della ragazza, ad allertare i poliziotti del vicequestore Michele Marchese. I detective della mobile hanno raccolto le testimonianze di altri giovani presenti alla festa, ricostruendo i vari momenti, e quindi dei loro genitori, che hanno confermato il racconto dei figli.
Quindi, nel pomeriggio di sabato, la studentessa accompagnata dai famigliari ha formalizzato in lacrime la denuncia, spiegando di non essere riuscita a ribellarsi all'abuso di gruppo poichè temeva violenze e ritorsioni da parte dei tre vicentini.
Ieri, gli agenti hanno raccolto altre testimonianze su disposizione della procura per i minorenni, e quindi hanno individuato i tre presunti responsabili delle pesanti molestie, che il codice rubrica come violenza sessuale. I tre sono stati perciò denunciati in un lungo rapporto al magistrato che ora dovrà valutare le prossime fasi dell'inchiesta.
Non è escluso che i tre, assistiti dai loro avvocati, vengano sentiti dagli inquirenti per fornire la loro versione dei fatti e per difendersi da un'accusa molto pesante.