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L’alcol in Italia: un rischio da prevenire per 9 milioni di italiani

L’alcol in Italia: un rischio da prevenire per 9 milioni di italiani

L’alcol in Italia: un rischio da prevenire per 9 milioni di italiani

Dei circa 35 milioni di consumatori di bevande alcoliche più di 8,6 milioni (il 23,2% dei maschi e il 9,1% delle femmine sopra gli 11 anni di età) sono consumatori a rischio che devono essere oggetto di interventi di salute pubblica di contrasto a comportamenti alcol-correlati rischiosi o dannosi per la salute. Tra questi ci sono circa 800 mila minori, ai quali la vendita e somministrazione di bevande alcoliche sarebbe vietata sino ai 18 anni, altrettanti giovani sino ai 24 anni di età e 2,7 milioni di anziani. Il binge drinking è la modalità prevalente per gli 1,7 milioni di giovani: riguarda il 17% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, dei quali il 21,8% maschi e l’11,7% femmine. L’esposizione all’alcol è causa di circa 41 mila accessi nei Pronto soccorso e di 57 mila ricoveri ospedalieri. Questi alcuni dei dati della relazione annuale che il ministro della Salute produce ai sensi della Legge n. 125 del 30 marzo 2001. Inoltre, in occasione dell’Alcohol Prevention Day previsto il 16 maggio a Roma, verranno riaggiornate le stime da parte dell’Istat e dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Iss che confermano l’enorme impatto che tutte le bevande alcoliche hanno sugli italiani. Leggi su Epicentro l’approfondimento di Emanuele Scafato (direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, Centro nazionale dipendenze e doping, Centro Oms per la ricerca sull’alcol) e scarica la “Relazione del ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge 30.3.2001 n. 125 - Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati” (pdf 2,8 kb).

http://www.epicentro.iss.it/alcol/aggiornamenti.asp

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)