Lʼallarme dellʼOms: uomini a rischio per alcol e tabacco
Lʼallarme dellʼOms: "Uomini a rischio per alcol e tabacco, vanno poco dai medici"
E il quadro che emerge dal primo studio dellʼOrganizzazione mondiale della sanità dedicato alla salute maschile nei 53 Paesi della regione europea
Gli uomini vivono più a lungo rispetto al passato, ma continuano a morire per cause che potrebbero essere prevenute. Non praticano molto esercizio fisico e mangiano con uno stile non sempre sano, abbondando troppo nel consumo di sale, alcol e tabacco. Questo il quadro che emerge dal primo studio dell'Oms dedicato alla salute maschile nei 53 Paesi della regione europea, presentato a Roma alla riunione della commissione direttiva dell'organizzazione.
Zsuzsanna Jakab, direttrice generale di Oms Europa, ha spiegato che "la regione europea è un esempio di riduzione efficace della mortalità prematura dovuta a malattie non trasmissibili. Eppure ancora troppi uomini non vengono raggiunti dai servizi sanitari e muoiono giovani per patologie di questo tipo, oppure a causa di infortuni".
Le principali cause di morti per gli uomini - Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, le cause principali di morte per gli uomini tra i 30 e i 59 anni di vita sono le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie. Nella parte orientale della regione europea, il 37% delle morti legate alle malattie non trasmissibili avviene prima dei 60 anni di età, rispetto al 13% della parte occidentale. I tre quarti degli uomini che muoiono per incidente stradale, infine, sono di età inferiore ai 25 anni.
Alimentazione scorretta e fumo - Anche un'alimentazione scorretta e l'utilizzo di alcolici può deteriorare la salute degli uomini. In Europa centrale, ad esempio, si segnala una preoccupante carenza nella dieta di frutta e verdura. Il principale rischio per la salute degli uomini che vivono in Europa centrale e occidentale, comunque, è dato dal fumo.
Gli uomini vanno poco dai medici - Gli uomini, infine, sono portati a rivolgersi meno spesso ai medici rispetto alle donne.
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)