Lamezia Terme: Crescere Insieme, convegno sulla sicurezza stradale
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L'incontro si è tenuto nella sala convegni dell'istituto tecnico per geometri guidato da Salvatore Vescio.
I promotori dell'iniziativa ne hanno spiegato le motivazioni, puntando sulla necessità di arginare il grave fenomeno degli incidenti stradali che spesso vedono coinvolti i giovani. Una tragica realtà per cui bisogna aumentare la cultura della sicurezza e della prevenzione; potenziando anche la promozione dell'uso del casco e gli incontri con gli studenti delle scuole.
Dal dibattito è emerso che occorrono più mezzi per la prevenzione del fenomeno, così come i comuni dovrebbero impiegare parte delle risorse economiche derivanti dalle sanzioni per investire nella sicurezza stradale. Secondo gli esperti intervenuti al convegno occorre una comunicazione più efficace di quella attuale: «Una comunicazione che attivi le emozioni dei giovani, parlando ai loro cuori per arrivare al cervello».
Attualmente i giovani acquisiscono la consapevolezza del rischio solo in seguito ad incidenti che riguardano loro o amici e parenti. «Certe sciagure che distruggono la vita di un giovane e la serenità della famiglia - è stato ribadito- devono essere l'eccezione di una giornata particolare e non la triste regola di ogni sabato sera o di ogni giorno».
E' stato anche proposto di approfondire la conoscenza dei simulatori di guida di auto, moto e mezzi pesanti; ricevere indicazioni su come guidare in condizioni psicofisiche adeguate, conoscere la attrezzature utilizzate dalle forze dell'ordine come autovelox, alcool-test ed etilometri. Fra i giovani e anche giovanissimi, guidare in stato di ebbrezza è diventato quasi una moda. Nel corso del dibattito è stato sottolineato che il "binge drinking" è una problematica psicosociale emergente, definibile come il bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi.
In questo modo non vi è soltanto la pericolosità indotta dalla eccessiva quantità di alcol ingerita, ma anche quella dovuta alla modalità di ingestione, la quale amplifica l'impatto negativo sulla capacità e sulla salute sia psicocognitiva, che organica del soggetto. Attività quotidiane: lavoro, rapporti affettivi, dinamiche familiari, sono, così, letteralmente sconvolte.