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Lancet Psychiatry: lo "skunk" causa un episodio di psicosi su quattro

Lancet Psychiatry: lo

Studio inglese: la "super-cannabis" causa un caso di psicosi su quattro

La “super cannabis” causerebbe un caso di psicosi su quattro. E’ l’allarme lanciato in Gran Bretagna (ma non solo) da uno studio durato 6 anni, condotto dall’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King’s College di Londra e in pubblicazione su “Lancet Psychiatry”.
 
La “super-cannabis” e la ricerca

La “super-cannabis” è una varietà extra-forte della classica e nota sostanza, viene chiamata “skunk” e contiene livelli di tetraidrocannabinolo pari al 15% contro il 4% delle varietà “tradizionali” usate per esempio per la preparazione della cannabis terapeutica.


Ebbene, secondo lo studio inglese chi usa “skunk” ogni giorno è cinque volte piu’ a rischio di sviluppare malattie psicotiche, come la schizofrenia. Sono stati presi in considerazione 800 adulti della zona sud della capitale sul Tamigi, metà dei quali trattati di recente per un primo episodio psicotico. Per loro è emersa un’incidenza della schizofrenia doppia rispetto alla metà degli anni ‘60. Un trend largamente ritenuto correlato al consumo di droga. Benché in generale l’uso di cannabis in Gran Bretagna sia sceso del 40% negli ultimi 10 anni, infatti, tra gli utilizzatori è aumentata nettamente la potenza della sostanza fumata. Un elemento che, insieme alla frequenza d’impiego, gioca secondo i ricercatori un ruolo cruciale nello sviluppo di problemi mentali.

In particolare, gli autori dello studio hanno concluso che il 24% dei nuovi casi di psicosi diagnosticati nella zona di Londra oggetto dell’indagine possono essere attribuiti alla “skunk”.

 
Dibattito sulla liberalizzazione si riapre in Gran Bretagna

Questo dato nel paese anglofono ha riaperto il dibattito in merito alla liberalizzazione, anche perché alcune nuove varietà di cannabis, due volte ancora più potenti di quelle disponibili nel Regno, sono già state sviluppate nei Paesi Bassi.
Il segretario di Giustizia, Chris Grayling, afferma che i nuovi risultati sono un argomento che pesa contro. E anche il liberaldemocratico, Norman Baker, ex sottosegretario agli Interni con delega alle politiche sulla droga, fautore del progetto di depenalizzazione della cannabis, riflette sull’opportunità di una nuova classificazione per la “skunk”. «Il nostro approccio rimane chiaro», commenta un portavoce del ministero, come si legge sul “Telegraph”: «Dobbiamo prevenire l’uso di droga nelle nostre comunità e aiutare le persone dipendenti attraverso il trattamento e il recupero.

Garantendo al tempo stesso l’applicazione della legge per tutelare la società, fermando l’offerta e contrastando la criminalità organizzata coinvolta nel commercio di stupefacenti». «La tendenza mondiale alla liberalizzazione della cannabis - riflettono gli studiosi guidati da Marta Di Forti - evidenzia ancora di più la necessità urgente di sviluppare interventi di educazione pubblica per informare, soprattutto i giovani, sui rischi delle varietà più potenti di cannabis».


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.sostanze.info/articolo/studio-inglese-super-cannabis-causa-caso-psicosi-quattro


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)