Le baby-dosi per i giovanissimi: allarme nuove droghe
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Le baby-dosi per i giovanissimi: allarme Asur sulle nuove droghe
Dalla ketamina al Ghb "più pericolose, offerta sempre più capillare
Pesaro - La marijuana orange, la droga fumata dal 20enne pesarese poi precipitato dal cavalcavia, continua a essere oggetto di
preoccupazione, e non solo delle forze dell'ordine. Ecco, di seguito, una nota del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, Asur Zona 1,
che affronta il problema. "Rispetto ai recenti fatti occorsi nella nostra città - si legge nella nota - il Dipartimento delle Dipendenze
Patologiche condivide l'allarme delle forze dell'ordine e richiama l'attenzione della comunità rispetto a quello che si sta verificando nel
nostro territorio, in linea con quanto accade a livello nazionale ed europeo. Già da tempo peraltro il Dipartimento Nazionale Politiche
Antidroga, attraverso il sistema di ‘Allerta precoce', segnala la comparsa sul mercato di nuovi prodotti, la loro pericolosità, nonché gli
eventi avversi. Il medesimo Dipartimento evidenzia inoltre i cambiamenti avvenuti negli ultimi 5 anni rispetto all'uso di stupefacenti. Le
variazioni sociali e culturali, quelle del mercato della droga e la comparsa di nuove sostanze, nonché le modalità di consumo, hanno
comportato una forte differenziazione dello scenario generale".
"Riguardo alla cannabis e i suoi derivati, le condizioni sono profondamente variate e i consumatori si trovano di fronte a sostanze molto
diverse da quelle che erano sul mercato anni fa. Basti pensare alle nuove piantagioni coltivate con metodi intensivi e alla selezione di
specie in grado di produrre più alte concentrazioni di principio attivo Thc, con un aumento degli effetti allucinogeni. Non ultima, va
segnalata la comparsa sul mercato di cannabinoidi sintetici ancora più pericolosi e molto poco conosciuti anche dagli stessi consumatori
nella loro potenzialità tossicologica. Sostanze quali: ketamina, catinoni, Ghb, cannabinoidi sintetici sono solo alcune delle sostanze che
sono negli ultimi anni apparse sul mercato. Essendo inoltre la variabilità degli effetti sempre in relazione alla dose assunta e alle
condizioni del soggetto assuntore, la pericolosità aumenta in modo imprevedibile".
"Anche il marketing della droga è variato nel tempo utilizzando sempre di più le tecniche di web e di multiofferta affiancate alla vendita su
strada. Il mercato tende ad offrire qualsiasi tipologia di sostanza. Sono poste in vendita "babydosi" a costi accessibilissimi per catturare
i giovanissimi. Il telefono cellulare, tramite gli sms, diventa sempre più un mezzo per raccogliere capillarmente gli ordini dai clienti,
rapido e discreto. L'offerta è diventata più capillare utilizzando giovanissimi, più propensi ad accettare rischi in quanto molto meno
consapevoli di ciò che stanno commettendo. Le offerte comprendono promozioni, gadget e "sconti comitiva", sempre nell'ottica di attirare un
numero maggiore di persone".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)