Le campagne terrorizzanti non servono contro il consumo di alcol
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Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini, a Spoleto per Vini nel Mondo. Da Spoleto parte la provocazione: l'Italia può diventare una nazione-guida a livello mondiale per un nuova cultura del consumo consapevole di alcolici.
La strategia innovativa per ottenere questo risultato è stata illustrata da Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, a margine del convegno "Odori, colori, sapori. Percorso di educazione al gusto e a un comportamento consapevole" svoltosi martedì 31 maggio a Spoleto, nell'ambito di "Vini nel Mondo", la rassegna dell'eccellenza enologica che ha portato nella città umbra 250 produttori, 1500 etichette di qualità e decine di migliaia di appassionati da tutta Italia.
"Può sembrare un controsenso, vedendo le stragi nei telegiornali della domenica mattina, ma l'Italia può e deve diventare un modello mondiale per combattere il consumo eccessivo di alcol tra i giovani: la strada è proprio passare dalla cultura del vino". Spoleto con "Vini nel Mondo", in scena fino al 2 giugno, lo dimostra. "Se educhiamo i giovani al vino, ne spieghiamo i valori e la tradizione che incarna, abbattiamo il rischio dello 'sballo'. Le premesse in Italia ci sono tutte: abbiamo lo stile di vita mediterraneo, il vino si beve in quantità modiche e si apprezza soprattutto in famiglia o con gli amici; forse anche per questo i nostri ragazzi sono già più predisposti a un consumo intelligente. Riflettiamo sul fatto, come ha dimostrato una recente ricerca, che nei paesi anglosassoni anche gli adulti hanno il mito dello sballo settimanale, mentre in Italia dopo i 20 anni si beve più consapevolmente. Più che campagne terrorizzanti che stimolano i giovani alla sfida è importante spiegare che un buon vino va degustato in compagnia e senza esagerare. E' questa la vera essenza del vino e capirlo può contribuire alla crescita del mercato e di una generazione di bevitori consapevoli".
"E' una cultura che dobbiamo esportare insieme alle nostre bottiglie" conferma Andrea Sartori, presidente dell'Unione Italiana Vini. "L'immagine dell'Italia attraverso il vino - continua - può rafforzarsi confermando l'idea di un Paese dove i valori della tradizione sono ancora fortemente condivisi. Il vino è parte integrante del nostro stile di vita ed è un asset importantissimo per il Paese. Fare cultura sul vino e promuoverlo nel giusto modo verso i giovani assume, quindi, grande rilevanza economica e sociale".
La dimostrazione di quanto questa formula sia corretta è stata la Notte Bianca del Vino appena trascorsa a Spoleto, che ha visto nelle strade della cittadina umbra oltre 50.000 persone, in grandissima parte giovani, che hanno cantato e ballato al ritmo dei Gipsy King's Sons e di altri 100 spettacoli. Tanta allegria e nessun incidente.
E proprio su questo interviene Alessandro Casali, patron di "Vini nel Mondo". "Le immagini della nostra Notte Bianca potrebbero costituire già da sole un videoclip da proporre per una campagna di sensibilizzazione su questo tema".
Un'altra provocazione positiva che viene da Spoleto.