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Le droghe causano anomalie cerebrali che riducono la capacità di autocontrollo: i dati di una ricerca

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Il cervello sotto l'effetto di droga non riesce a controllarsi
fonte: Science

Una recente ricerca ha identificato delle anomalie cerebrali nel controllo motorio inibitorio e nell'organizzazione microstrutturale della sostanza bianca in soggetti dipendenti da sostanze stimolanti rispetto ad un gruppo di controllo. In tutti i partecipanti allo studio sono stati misurati i tempi di reazione ad un segnale di stop in seguito ad un segnale acustico (compito "stop-signal reaction time" o SSRT), al fine di quantificare la capacità di controllo inibitorio dopo assunzione di sostanze stupefacenti stimolanti. Il test SSRT richiede che i soggetti siano in grado di sopprimere rapidamente una risposta scorretta. L'analisi comportamentale, dimostra che i soggetti tossicodipendenti hanno tempi di reazione significativamente prolungati rispetto al gruppo di controllo. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica di Risonanza Magnetica (RM) nota come tensore di diffusione (DTI) per analizzare l'integrità microstrutturale cerebrale dei soggetti reclutati nello studio. L'analisi TBSS dei dati di RM mostra, nei soggetti dipendenti, una ridotta integrità dei fasci frontali inferiori (IFG), dell'area motoria pre-supplementare e del nucleo striato (ridotto indice di anisotropia frazionaria o FA). Nello specifico, i soggetti con un valore di FA maggiore nel IFG mostrano una migliore abilità inibitoria (tempi di risposta ridotti) al test SSRT. Il consumo di sostanze stimolanti è quindi legato ad alterazioni del controllo inibitorio a causa di una ridotta integrità della microstruttura delle aree cerebrali prefrontali e striatali che portano, a livello comportamentale, a tempi di reazione più lunghi. Tali effetti possono avere importanti ripercussioni negative sulla reattività dei soggetti dipendenti da sostanze stimolanti, portando a comportamenti maladattativi implicativi nella capacità di auto-controllo.


Karen D. Ersche, P. Simon Jones, Guy B. et al, Abnormal Brain Structure Implicated in Stimulant Drug Addiction Science, 335, 601 (2012)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)