Le Monde: indagine francese sulle nuove sostanze psicoattive
UNO STUDIO FRANCESE SULLE NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE
Il quotidiano Le Monde pubblica la sintesi di uno studio francese sulle NPS (nuove sostanze psicoattive), da cui emergono alcuni interessanti dati e alcune specificità dei modelli di consumo di queste sostanze oltralpe. In Francia, mentre il mercato delle NPS è relativamente conosciuto nei suoi aspetti di fondo, con 178 sostanze repertoriate l’anno scorso, non esistevano indagini attendibili sui profili dei consumatori. Lo studio si basa sui dati provenienti dalla somministrazione online di poco più di 600 questionari: se è vero che il campione è poco numeroso e non è statisticamente rappresentativo della popolazione consumatrice, presenta il vantaggio di raggiungere consumatori isolati, in genere non rappresentati nelle indagini sull’uso di sostanze. I consumatori di queste nuove sostanze dicono in maggioranza (60%) di ricercare una “modifica della propria percezione”. Un po’ meno della meta’ (47%) di coloro che hanno risposto, dichiarano di aver semplicemente voluto “distruggersi” prendendo un NPS, mentre il 42% dice di aver scelto “con accortezza rispetto agli altri, perche’ sono piu socializzanti”. Questo aspetto sembra molto interessante, in quanto in altri paesi analoghe ricerche hanno mostrato che l’effetto maggiormente ricercato dai consumatori di NPS è di potenziare le prestazioni psico-fisiche e in particolare le facoltà cognitive. L’indagine sembra così attestare che i consumatori francesi ricercano nelle NPS più gli effetti allucinogeni che di potenziamento cognitivo. Le due sostanze maggiormente consumate appartengono alla famiglia delle Fenetilamine (38%) e delle Metoxetamine (34%) dagli effetti allucinogeni. Un altro significativo elemento emerso dal’analisi dei dati dei questionari raccolti riguarda i canali di acquisto delle NPS. La modalità più utilizzata è quella online, poiché più di un consumatore su due (55%) afferma di acquistare NPS su Internet. Circa un quarto delle persone che ha risposto all’indagine (24%) dice di averlo ricevuto in regalo, il 15% di averlo acquistato da un amico e il 12% di esserselo procurato da uno spacciatore
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)