Le "stranezze" del nuovo Codice della strada
Le "stranezze" del nuovo Codice della strada
Sembra di sparare sulla Croce rossa, ma purtroppo è la realtà: più passano i giorni e più la riforma del Codice rivela le sue
falle. Così non si sono accorti che la mano pesante introdotta verso i minorenni che bevono anche un goccio di alcol (chi
viola il precetto dell'alcol zero non può più prendere la patente per auto a 18 anni, ma deve aspettare i 19 e, se supera il
tasso limite dell'ebbrezza - 0,5 grammi/litro - addirittura i 21) non si applica in caso di droga. Se n'è accorto l'amico
Paolo Giachetti, che ringrazio per la segnalazione.
Sviste così erano prevedibili - lo ribadisco - perché il testo è rimasto per mesi e mesi in balìa della politica, che poi ha
pure deciso di serrare i tempi all'ultimo momento, per sfruttare gli effetti mediatici agostani. Ovviamente nessuno di noi
avrebbe potuto accorgersene prima che la norma fosse approvata: tutto sta emergendo ora, man mano che gli agenti applicano su
strada le diverse norme. L'unico sistema per prevenire tutto ciò è affidare la scrittura delle norme agli specialisti
ministeriali (tramite una legge-delega al Governo), che a loro volta avrebbero dovuto confrontarsi per qualche mese con chi
opera su strada. Invece la politica ha avocato tutto a sé (chiediamoci il perché) ed ecco il risultato